Se Alberto Sordi fosse ancora vivo, dopo aver letto la storia di Imen Jane, girerebbe subito un nuovo film, non più Il medico della Mutua ma L’Influencer della Bicocca. Ieri è stata una brutta giornata per i competenti italiani costretti a una veloce ritirata con perdite dal fortino radical chic di Brera a Milano, una delle giovani promesse del mondo liberal italiano, la pupilla del sindaco Beppe Sala, l’eroina dei teenager in monopattino, l’europeista per antonomasia, la fustigatrice dei sovranisti, la Maradona delle Instagram stories, finisce al centro di uno scandalo di carattere accademico da cui difficilmente la sua credibilità (ammesso e non concesso ne abbia mai avuta una, ma questa è un’altra storia), si riprenderà. Nulla di personale, ci mancherebbe, ma solo la constatazione di come siamo un po’ stanchi di essere giudicati ed etichettati come i conservatori brutti e cattivi, la destra ignorante e razzista, da chi dispensa lezioni su come “avere successo nella vita” perché “io mi occupo solo di quello che conosco”.
Il punto non è la giovane influencer Imen Jane che, dopo essersi definita per anni “un’economista”, e aver addirittura inserito nella visura camerale dell’azienda di cui è socia una laurea in Economia aziendale nel 2017 alla Bicocca che non esiste, quanto il sistema che persone come lei rappresentano.
La questione non è neanche il possedere o meno una laurea (tutti conosciamo fior fiori di laureati di scarso valore e persone senza laurea di grande spessore), ma la presunzione di chi giudica, si erge a maestrino e a paladino dei giovani, attacca la politica e il sistema in nome della competenza e poi… si inventa di essere laureata. In un Paese serio, chi compie un fatto di una simile gravità, dovrebbe fare ammenda e ritirarsi a vita privata promuovendo con coerenza la visione di una società “green”, seguendo l’insegnamento del suo idolo Michelle Obama per dedicarsi alla coltivazione di un orto in campagna.
Invece, con tutta probabilità, sentiremo ancora parlare di questa influencer e, se non sarà lei, la sostituirà qualcun altro, nuovo eroe dei competenti.