Commenti all'articolo La crisi dei giornali? Perchè non sono più specchio ma selfie

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Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
27 Luglio 2019, 18:42 18:42

Si consoli, l’italiano ha sempre letto poco , mi ricordo che le prime edizioni dei libri non superavano mai i cinquemila esemplari. La mentarsi oggi é come dire:
Quella nave che entra nel porto
camminando con passo scozzese
é lo stesso che prendere un morto
e pagagarlo alla finedel mese.

Sic transit gloria mundi.

Ennio
Ennio
27 Luglio 2019, 17:26 17:26

Cioè: gli altri media, quotidiani, i quotidiani settimanali?

rocco
rocco
27 Luglio 2019, 13:59 13:59

ed invece i giornali sono utilissimi:
si possono mettere nella gabbia dei fringuelli;
si possono pulire i vetri;
si può accendere il fuoco;
si può fare la barchetta da usare come cappello;
si fanno i carri a carnevale;
si può fare il “cuppetiello” per metterci le caldarroste;
e via dicendo.
Per le cose scritte sopra posso, senza timor di essere smentito, affermare che sono le stesse identiche opinioni che si ritrovano sui social (anzi, c’è meno varietà di argomenti); in pratica l’opinione di un giornalista è la stessa di un signor X, e questo perchè sia il signor X che il giornalista sono in grado di esprimere una opinione o sono in grado di raccontare un episodio.
Oggigiorno, il giornalista va su internet a prendere notizie, immagini ed opinioni per cui è inutile comprare un giornale per leggere fatti già raccontati in mille sfaccettature.
Un tempo, il giornalista aveva un enorme potere mediatico, era lui a far sapere ciò che doveva essere fatto sapere; ora non più (fortunatamente) e la sua opinione è al pari dell’opinione di un qualsiasi avventore di bar.
Mi dispiace se non ci saranno più i giornali, ma per i mille usi alternativi, non certo per le cose scritte sopra…. ora sono tutti in grado di scrivere e pubblicare, anche cose più interessanti dei professionisti.

adl
adl
27 Luglio 2019, 12:43 12:43

A mio avviso, Ruggeri, per quel che riguarda i giornali, la risposta semplificata è la seguente: Il corpo intermedio stampa, è stato fagocitato dal corpo intermedio social network. Le mie figlie millennials, non sanno cosa voglia dire leggere un giornale, di carta o online. Le notizie purtroppo ora girano con veicoli diversi e di pagare un giornale che a volte, non sempre purtroppo, deve pagare bravi giornalisti, non se ne parla proprio. Io stesso non ne compro più anche per motivi ecologici, e non è una battuta, che senso ha pagare se le notizie sono una commodity gratuita ???!!! La qualità dell’informazione, è senz’altro parte del problema, ma se per ipotesi avessimo solo informazione giornalistica top quality, e sappiamo che così non è, non risolveremmo a mio avviso il problema serio, del declino inesorabile dei giornali. Mi chiedo però, saranno i millennials in grado di selezionare le milionate di notizie sfornate a gratis su internet fake news e fake truth incluse ??? Sulla seconda questione, quella del corpo intermedio Chiesa, se la cosa può consolarla, avverto anche io le sue stesse sensazioni di insoddisfazione, se ho ben capito. Apprendo però che lei è in una situazione privilegiata avendo la possibilità di ascoltare quotidianamente i suggerimenti del Giudice Supremo, cosa che ancora a me non è concessa, pertanto mi limito a… Leggi il resto »

Antonio
Antonio
27 Luglio 2019, 12:05 12:05

Egr. Dott. Ruggeri,
lei si dichiara cristiano io, da circa cinquanta anni non lo sono più.
Allora avevo come Padre Spirituale un francescano che, con grande onestà, ha ammesso che l’esistenza di Dio non è dimostrabile ed io, fedele al razionalismo scientifico, mi sono allontanato dal Cristianesimo.
Poi, negli anni, ho cercato di approfondire il concetto di Dio ed ora ritengo d’essere un agnostico non un ateo perché questi ultimi sono come i credenti affermano,, con assoluta certezza, ciò che non conoscono. E lei?

ARMANDO TERRAMOCCIA
ARMANDO TERRAMOCCIA
27 Luglio 2019, 9:17 9:17

Ottimo articolo . Lo considero quasi la ” consacrazione ” di quanto scrisse Oliviero Beha nel libro ” Mio nipote nella giungla ” nella parte riguardante il Giornalismo ( mi auguro lo abbia letto )! Personalmente non voglio essere ” catechizzato ” dai ” lecchini ” di De Benedetti o di Cairo ed evito , nel mio piccolo , di partecipare al mantenimento di questi personaggi ( Editori/pseudo Giornalisti ). Una volta c’era la distinzione tra un Giornale di Partito ed uno che faceva Informazione. Oggi i Quotidiani /Settimanali , subdolamente , cercano di indirizzare la ” massa ” verso un obiettivo preciso . Non ci riescono . Saluti.