In tempi non sospetti, per scelta personale, ho comunicato che avrei continuato a rimanere su Twitter, ma non avrei più scritto tweet, salvo quelli che fanno riferimento a Zafferano. Sarei invece rimasto come lettore per capire il pensiero dei miei colleghi delle élite di cui sono follower. Da quel momento ho ricevuto mail e telefonate perché torni su Twitter e intervenga sulla crisi politica.
Mi spiace, su Twitter no. Sì con il Cameo, anche se, in questo caso, ne cambio la struttura. Tengo per me l’analisi e mi limito a pubblicare le conclusioni che, lo ripeto per l’ennesima volta, sono solo mie, sono scevre di qualsiasi ideologia o di simpatia/antipatia verso i singoli politici e partiti, essendo, orgogliosamente, un apòta storico. È, banalmente, la sintesi che un cittadino-elettore si fa nella sua testa, utilizzando il buon senso tipico della famiglia tipo (madre e padre).
1.Uso la formula del caro, vecchio telegramma, riportando solo le conclusioni. Sotto alle 200 parole Poste Italiane mi addebita 14 €.
2.Pd e M5S sono due sconfitti, uno nel 2018, l’altro nel 2019. Un Paese di 60 milioni non può essere governato da due perdenti. Le elezioni si impongono.
3.Fatte ora sono pure utili a tutti.
4.Il M5S ora può ancora aspirare al 15%, dopo l’abbraccio mortale con l’establishment (via Pd) scomparirebbe. Il 10-15% immagino fosse il target (massimo) che si era dato il Fondatore.
5.Il Pd avrà un notevole successo, e potrà così liberarsi della sua imbarazzante tenia politica che da anni lo affligge.
6.Il centrodestra vincerà le elezioni (anche se la Lega non avrà la maggioranza assoluta) perché il Paese è banalmente, e da sempre, di centrodestra, con una minoranza (gradita) di sinistra.
7.Il Mercato (quello vero) la prenderà non bene, benissimo, visto come va il resto del mondo. Noi siamo più affidabili, specie nelle crisi ove, come cittadini comuni, esprimiamo il massimo.
8.L’Europa non ha nulla da temere, l’Italia (finalmente “bottegaia” come Francia e Germania) non uscirà, solo perché non gli conviene. È meglio fallire insieme che da soli, costa meno.
Riccardo Ruggeri, 22 agosto 2019