Scusi signor Battaglia ..ma mi risulta che Greta stia ACCAREZZANDO l’idea del 5g…..a conferma che le sue(sue?) posizioni deliranti inseriscano il 5g tra le follie volute dall’inarrestabile inutilita’ e e bulimia del progresso e dell’ecologia !!! Il problema non e’ il 5g in se ‘..ma la SOMMATORIA delle frequenze in cui studi internazionali e nostrani MOLTO IMPORTANTI provano la PERICOLOSITA’…..
inoltre si ricordi che esiste una legge: 36/2001 che ci tutela con un limite nell’emissione….
Franco Battaglia
10 Agosto 2020, 17:00 17:00
@V8
Premesso che quel che lei chiama “articolo” e pubblicato su Scientific American non è un articolo scientifico ma un “articolo di opinione” per espressa dichiarazione della rivista (esattamente come il mio qui sul blog è un articolo di opinione), le argomentazioni avanzate dall’articolista per sostenere la propria opinione cadono con gli argomenti avanzati da me in questo blog.
Davide V8
10 Agosto 2020, 1:09 1:09
A parte che Greta non c’entra niente, e lei ed i suoi sponsor sostengono la tesi opposta di quanto cerca di far credere, lascio questo articolo sulla questione:
https://blogs.scientificamerican.com/observations/we-have-no-reason-to-believe-5g-is-safe/
–
Ad ogni modo, il problema del 5G è quello della sorveglianza capillare di massa, per cui trovo abbastanza ingenua questa difesa, dato che il problema fondamentale è tutt’altro.
BUNNIE
8 Agosto 2020, 7:31 7:31
In risposta a molti che irridono al contenuto dell’ articolo suggerisco di concentrare la propria attenzione sulla frase “In ogni caso, finché l’esposizione – qualunque sia la tecnologia usata – rimane inferiore ai limiti suggeriti dalla Icnirp, si può stare tranquilli che nessun danno alla salute può concepibilmente derivare.”
Questo per esempio spiega perchè il forno a micronde cucina i cibi , senza con questo inficiare il contenuto dell’ articolo.
Giorgio
8 Agosto 2020, 6:38 6:38
Chiunque abbia in casa un router WiFi dovrebbe sapere che la frequenza a 5 GHz penetra meno i muri di casa di quanto lo faccia quella a 2.4 GHz, quindi quel che afferma il prof. Battaglia è esatto. Chiaramente, quando il dibattito scientifico viene sostituito da quello ideologico e chi la pensa diversamente è subito etichettato come “negazionista”, conviene smettere di perdere tempo e rivolgersi a chi ha davvero intenzione di discutere e ragionare seriamente sull’argomento.
Pino
8 Agosto 2020, 3:31 3:31
Io dico solo che ci sono problemi che attanagliano il paese molto più seri e soprattutto reali quindi cari gretini ci avete rotto i cosiddetti, pensate ai veri problemi e usate le vostre energie per costruire e non per distruggere non a ragione quelle poche speranze e certezze che ancora abbiamo…..altrimenti saremo costretti a giocare con le consonanti e a definirvi in altro modo….
Scusi signor Battaglia ..ma mi risulta che Greta stia ACCAREZZANDO l’idea del 5g…..a conferma che le sue(sue?) posizioni deliranti inseriscano il 5g tra le follie volute dall’inarrestabile inutilita’ e e bulimia del progresso e dell’ecologia !!! Il problema non e’ il 5g in se ‘..ma la SOMMATORIA delle frequenze in cui studi internazionali e nostrani MOLTO IMPORTANTI provano la PERICOLOSITA’…..
inoltre si ricordi che esiste una legge: 36/2001 che ci tutela con un limite nell’emissione….
@V8
Premesso che quel che lei chiama “articolo” e pubblicato su Scientific American non è un articolo scientifico ma un “articolo di opinione” per espressa dichiarazione della rivista (esattamente come il mio qui sul blog è un articolo di opinione), le argomentazioni avanzate dall’articolista per sostenere la propria opinione cadono con gli argomenti avanzati da me in questo blog.
A parte che Greta non c’entra niente, e lei ed i suoi sponsor sostengono la tesi opposta di quanto cerca di far credere, lascio questo articolo sulla questione:
https://blogs.scientificamerican.com/observations/we-have-no-reason-to-believe-5g-is-safe/
–
Ad ogni modo, il problema del 5G è quello della sorveglianza capillare di massa, per cui trovo abbastanza ingenua questa difesa, dato che il problema fondamentale è tutt’altro.
In risposta a molti che irridono al contenuto dell’ articolo suggerisco di concentrare la propria attenzione sulla frase “In ogni caso, finché l’esposizione – qualunque sia la tecnologia usata – rimane inferiore ai limiti suggeriti dalla Icnirp, si può stare tranquilli che nessun danno alla salute può concepibilmente derivare.”
Questo per esempio spiega perchè il forno a micronde cucina i cibi , senza con questo inficiare il contenuto dell’ articolo.
Chiunque abbia in casa un router WiFi dovrebbe sapere che la frequenza a 5 GHz penetra meno i muri di casa di quanto lo faccia quella a 2.4 GHz, quindi quel che afferma il prof. Battaglia è esatto. Chiaramente, quando il dibattito scientifico viene sostituito da quello ideologico e chi la pensa diversamente è subito etichettato come “negazionista”, conviene smettere di perdere tempo e rivolgersi a chi ha davvero intenzione di discutere e ragionare seriamente sull’argomento.
Io dico solo che ci sono problemi che attanagliano il paese molto più seri e soprattutto reali quindi cari gretini ci avete rotto i cosiddetti, pensate ai veri problemi e usate le vostre energie per costruire e non per distruggere non a ragione quelle poche speranze e certezze che ancora abbiamo…..altrimenti saremo costretti a giocare con le consonanti e a definirvi in altro modo….