Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato in modo piccante vari episodi di attualità. Tra questi, la foto pubblicata dall’attore Michele Riondino, il post del generale Vannacci ad opera del Partito Democratico e le proteste delle associazioni animaliste per una mucca colorata di nerazzurro.
“Apro internet qualche giorno fa e mi trovo di fronte una notizia su Michele Riondino – ha esordito il conduttore -. Dico, chi ca*** è Michele Riondino? Vado a vedere: è un attore pugliese. Benissimo! Per la carità di Dio! In grande evidenza come se fosse un guru! Michele Riondino! Questo signore qua, per cercare visibilità, pubblica una foto dicendo: «I veri fascisti non esistono più, anni fa erano diversi, non come queste macchiette di adesso» e mette una foto col signor La Russa, giovane, a testa in giù. E tutti dire ‘bravo antifascista!’. Questa è l’Italia, questo è il mondo al contrario: passano per democratici persone che non lo sono, che mettono la gente a testa in giù. Michele Riordino, ma chi ca*** è, tra l’altro?”.
Si è poi spostato sulla campagna del Partito Democratico, che aveva pubblicato una foto del generale Vannacci con una banda nera sugli occhi: “Ora, voi immaginate se fosse accaduto al contrario. Immaginate fosse accaduto al contrario. La destra, la destra, le destre italiane, le destre! Immaginate Fratelli d’Italia che pubblica la foto della Schlein con la bocca tappata, con la faccia oscurata, con scritto ‘ignoratela’. Ma che cosa sarebbe accaduto? Questa è la tipica cosa che si chiama la mostrificazione dell’avversario.”
Infine, Cruciani ha commentato la protesta degli animalisti per la vacca colorata di nerazzurro durante la festa per lo scudetto dell’Inter: “Alcune associazioni animaliste sono scatenate perché durante la festa interista una mucca è stata colorata di nerazzurro. ‘Maltrattamento degli animali, vergogna, individuateli, individuateli’. Ma che cosa è successo? Niente. La mucca si è forse accorta di essere stata colorata di nerazzurro? Ha avuto dei danni? No, ha sfilato tranquilla come fosse in un circo, in un grandissimo circo che era Milano, per le strade della città. Non rompete il ca***, non sono questi i maltrattamenti agli animali”.