La debolezza di Biden sta portando la guerra in Sud America

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Pezzo da leggere del diplomatico Usa, John Bolton sul Daily Telegraph. “La scorsa settimana, l’uomo forte venezuelano Nicolas Maduro ha compiuto passi provocatori verso l‘annessione forzata di Essequibo, una regione che comprende quasi tre quarti della vicina Guyana. Gli ‘esperti’ hanno prontamente minimizzato la possibilità di ostilità, ma potrebbero aver parlato troppo presto. Il pretesto di Maduro è una disputa del 19° secolo, la vera scintilla, tuttavia, è il crollo in corso del suo regime, finanziariamente paralizzato da decenni di cattiva gestione delle vaste riserve petrolifere del paese; massiccia corruzione del regime; e repressione dell’opposizione politica interna.

Se gli enormi giacimenti petroliferi offshore della Guyana, scoperti nel 2015, continuano a essere sviluppati, la possibilità del Venezuela di ringiovanire la propria industria petrolifera scende quasi a zero. Perché trattare con uno stato fallito quando la Guyana, desiderosa di investimenti stranieri, offre un’alternativa semplice? Anche la vulnerabilità elettorale di Joe Biden per il 2024 è fondamentale.

Solo pochi mesi fa, Maduro ha convinto Biden a sollevare le sanzioni economiche imposte dopo che Maduro ha rubato le elezioni presidenziali del 2018 in Venezuela. Nel disperato tentativo di abbassare i prezzi della benzina negli Stati Uniti, Biden ha effettivamente tradito l’opposizione democratica del Venezuela. La promessa di Maduro di tenere elezioni libere ed eque è durata poche settimane, scomparendo una volta rimosse le sanzioni, dimostrando che solo ‘cani pazzi’ (Putin, l’Iran, il Nicaragua) e l’amministrazione Biden negoziano con lui.

La paura di Biden che le crisi internazionali aumenteranno i prezzi del petrolio, e la percezione che le guerre in Ucraina e in Medio Oriente stiano travolgendo Washington, rafforzano la conclusione di Maduro che ora potrebbe essere un momento ideale per colpire. Le risposte inadeguate degli Stati Uniti finora sottolineano l’assenza di un deterrente sufficiente a dissuadere anche l’esercito fatiscente del Venezuela dall’usare la forza contro la Guyana molto più debole militarmente”. Oggi previsto incontro tra Maduro e il presidente della Guyana Irfaan Ali a St. Vincent e Grenadine.

Paolo Manzo, 14 dicembre 2023


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