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La deriva delle 14 enni di oggi - Seconda parte

Se è vero che l’io nasce dalla scontro fra il magazzino magmatico dell’es e la realtà, limitante, spesso frustrante. C’è un consumo cannibalesco di occhi, tette, bocche ammiccanti, culetti in fiore che in gente di dodici, quattordici anni è raggelante. E c’è la vaga sensazione di forze troppo spietate e troppo potenti per poter essere arginate ancora.

Tutto è così innaturale, ma è proprio questo il gioco, rendere la disumanità qualcosa di organico, di piacevole, di accettabile o meglio doveroso. Guai a farsi scrupoli, il comandamento, sarcastico, l’aveva colto Renato Zero già nel 1978, “E buttare i sentimenti in fondo al cesso”. In questo tempio dell’empietà neppure il cesso funziona più.

Max Del Papa e Stefania Martani, 27 agosto 2020

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