A parere di Alessandra Angelucci, autrice del libro Contatto. Rivoluzione di una scuola virale (Castelvecchi) il rischio maggiore a cui vanno incontro gli studenti costretti ad apprendere da casa è, infatti, quello di perdere l’attenzione e di finire nel gorgo della noia causa i tanti tempi remoti della giornata. Disattenti e annoiati, finiscono per imparare meno e peggio. In tali modalità di trasmissione del sapere, l’attività degli insegnanti, atto d’amore fisico e mentale per eccellenza, perde il suo senso, ossia la sua direzione il suo significato. Al punto che i docenti vengono ingiustamente percepiti come capri espiatori quando non addirittura come capre nell’accezione sgarbata del termine. “Il ruolo della capra – considera Farneti – finisce per ricoprire l’insegnante e il più delle volte mentre la panca è sopra la sua testa”. Il danno e la beffa.
Alberto Fraja, 28 ottobre 2020