Cronaca

Guerra e giornali

La disgustosa vignetta del Fatto su Parenzo

Parenzo vignetta

David Parenzo non è il nostro “cup of tea”, in senso politico s’intende. E lungi da noi censurare una qualsiasi vignetta, noi che da sempre applichiamo il vecchio principio del free speech senza “se” e senza “ma”. Ovunque e comunque. Questo, tuttavia, non ci impedisce di criticare – anche aspramente – quando la satira sconfina nell’insulto, quando non ci piace o, peggio ancora, ci provoca un pizzico di disgusto.

È il caso del disegno, firmato Mannelli, pubblicato sulla prima pagina del Fatto Quotidiano di oggi in edicola. Si vede il suddetto David Parenzo un po’ in carne, e questo forse lo farà imbestialire, con in testa un carro armato israeliano e lo sguardo tutt’altro che vispo. Sopra la scritta: “Il nuovo vanto del giornalismo democratico: il pensiero cingolato”.

La vignetta non arriva dal nulla. Ieri infatti il Fatto aveva dedicato un lungo articolo alla Zanzara, la trasmissione radio che Parenzo co-conduce assieme a Giuseppe Criuciani. L’accusa, ve la facciamo breve, era sostanzialmente questa: quello che una volta era uno spazio di libertà controcorrente, si è ormai trasformato in un fortino filo-israeliano dove ogni posizione pro-palestina viene criticata e dove si chiede di “spianare Gaza”.

Critiche legittime, ovviamente. Come la vignetta. Ma anche come questo nostro pezzo vergato per affermare che quel disegno – che trasforma l’ebreo Parenzo una sorta di terrorista col tank nel cervello – non ci piace affatto. Un inutile attacco personale e che, peraltro, non fa neppure ridere.

Franco Lodige, 1° novembre 2023