Commenti all'articolo La F1 pro Floyd va a correre nella patria delle discriminazioni
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21 Commenti
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Mauro Tozzi
19 Novembre 2020, 9:04 9:04
Ricordiamo che tra gli anni ’70 e ’80 la F1 ha corso in Sudafrica quando c’era l’apartheid.
LUCATRAMIL
18 Novembre 2020, 17:49 17:49
L’importante è che non compaiano sulle macchine loghi che elementi simili a croci cristiane. Tempo fa una domanda di registrazione in Arabia per un marchio relativo a cerniere per mobili, formato da una sigla con avente una “F” (un F, si badi, non una T) venne respinta dall’Esaminatore dell’Ufficio Marchi perchè troppo somigliante alla croce cristiana.
O tutti sono globali e si comportano come tali, o chi non accetta di esserlo va escluso, cara Turchia e cara Arabia.
BUNNIE
18 Novembre 2020, 8:05 8:05
L’ errore è in partenza.
Lo sport, lo spettacolo, la scienza non dovrebbero essere preda della politica.
Gli sportivi e tutti gli altri, data la loro visibilità mediatica, non dovrebbero lanciare messaggi politici ; intanto perchè non ne hanno la veste; ad esempio che valore ha l’ opinione politica di un cantante ?
Poi perchè così facendo disgustano parte del loro pubblico.
Probabilmente queste “primedonne” capiscono che schierarsi facilita la loro carriera e scelgono di farlo.
Fabio
17 Novembre 2020, 23:30 23:30
E tra i discriminati, vogliamo dire qualcosa dei cristiani in Arabia Saudita? E in Turchia con il democratico presidente Erdogan?
E a Baku, capitale di quell’Azerbaijan che ha appena finito di bombardare i poveri armeni?
Ridicoli …
Gaetano79
17 Novembre 2020, 21:14 21:14
Oltre a tutto questo, è da ricordare che in Arabia Saudita è prevista la condanna a morte per gli omosessuali. L’agguerrita lobby LGBT, che parla tantissimo di omotransfobia, non ha nulla da dichiarare in merito?
Davide V8
17 Novembre 2020, 21:10 21:10
Consiglio di dare un’occhiata a questa pagina twitter, dove potrete vedere alcune simpatiche performance (in occasione della recente manifestazione dei sostenitori di Trump, gente normalissima e realmente pacifica) dei soggetti che Hamilton sostiene e pubblicizza, in nome dell’amore.
https://twitter.com/MrAndyNgo
–
Poi fate il confronto con cosa raccontano i tg fogna in Italia e non solo.
Ricordiamo che tra gli anni ’70 e ’80 la F1 ha corso in Sudafrica quando c’era l’apartheid.
L’importante è che non compaiano sulle macchine loghi che elementi simili a croci cristiane. Tempo fa una domanda di registrazione in Arabia per un marchio relativo a cerniere per mobili, formato da una sigla con avente una “F” (un F, si badi, non una T) venne respinta dall’Esaminatore dell’Ufficio Marchi perchè troppo somigliante alla croce cristiana.
O tutti sono globali e si comportano come tali, o chi non accetta di esserlo va escluso, cara Turchia e cara Arabia.
L’ errore è in partenza.
Lo sport, lo spettacolo, la scienza non dovrebbero essere preda della politica.
Gli sportivi e tutti gli altri, data la loro visibilità mediatica, non dovrebbero lanciare messaggi politici ; intanto perchè non ne hanno la veste; ad esempio che valore ha l’ opinione politica di un cantante ?
Poi perchè così facendo disgustano parte del loro pubblico.
Probabilmente queste “primedonne” capiscono che schierarsi facilita la loro carriera e scelgono di farlo.
E tra i discriminati, vogliamo dire qualcosa dei cristiani in Arabia Saudita? E in Turchia con il democratico presidente Erdogan?
E a Baku, capitale di quell’Azerbaijan che ha appena finito di bombardare i poveri armeni?
Ridicoli …
Oltre a tutto questo, è da ricordare che in Arabia Saudita è prevista la condanna a morte per gli omosessuali. L’agguerrita lobby LGBT, che parla tantissimo di omotransfobia, non ha nulla da dichiarare in merito?
Consiglio di dare un’occhiata a questa pagina twitter, dove potrete vedere alcune simpatiche performance (in occasione della recente manifestazione dei sostenitori di Trump, gente normalissima e realmente pacifica) dei soggetti che Hamilton sostiene e pubblicizza, in nome dell’amore.
https://twitter.com/MrAndyNgo
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Poi fate il confronto con cosa raccontano i tg fogna in Italia e non solo.