La fondatrice di Black lives matter ha una villa da 1,4 milioni - Seconda parte
La Cullors odia Israele come pochi e il suo obiettivo dichiarato, fino a ieri, è stato tracciare un parallelo tra la violenza della polizia e del sistema capitalista con la fantomatica violenza e oppressione israeliana contro la Palestina. In queste settimane di tensioni sulla striscia di Gaza, non ha fatto altro che aizzare la comunità nera contro Israele. Già nel 2015 firmava una dichiarazione anti-Israele nella quale esortava il BLM a sostenere il movimento BDS. E poi ci sarebbe tutto il capitolo contro Gesù bianco, le chiese e le sinagoghe, ma è meglio non approfondire troppo. A novembre Patrisse Cullors chiedeva a tutti i federati BLM di raggiungere l’obiettivo più importante, “rimuovere Trump dalla Casa Bianca”, con un manifesto chiaro a supporto della lotta politica, “abolizione della proprietà privata, e riallocazione di tutti gli affitti di terreni a scopi pubblici; un’imposta progressiva o graduale sul reddito; nazionalizzazione delle fabbriche e degli strumenti di produzione; coltivazione di terre abbandonate e miglioramento del suolo in generale, secondo un piano comune”.
Il Movement for Black Lives (M4BL), un ecosistema di più di 170 organizzazioni guidate da neri, tra cui BLM, nel suo organigramma dice, «noi siamo anticapitalisti. Crediamo e ci rendiamo conto che i neri non otterranno mai la liberazione sotto l’attuale sistema capitalista razzializzato globale».Chissà come avrà fatto la Cullors a comprare le sue villette e a personalizzarsi un bel ranch in Georgia. E forse adesso che non è più presidente del movimento avrà un po’ di pudore nell’alzare il pugno al cielo?
Lorenza Formicola, 30 maggio 2021