Quanto vale un’idea? Nulla, finché sta lì nella tua mente. Ti solletica, certo, ti fa viaggiare altrove per qualche istante, in attesa di essere presa sul serio, eppure il più delle volte lasciamo che scivoli via, che si dissolva come un sogno mattutino e, solo in qualche caso, quello schiocco, già captato dai sensi come vero, si ramifica in una visione più grande, prende coraggio e si tramuta in parola, poi in azione, diventando un contributo così originale da creare progresso.
A volte ha bisogno, paradossalmente, di un clima ostile per sorgere in tutta la sua purezza, pare quasi che la sola necessità riesca a darle spazio e a ripulirla degli inutili orpelli attorno, per questo gli occhi di chi la possiede e ci crede sono limpidi, focalizzati nel completare un disegno che i più ancora non scorgono.
Uno scintillio così si vede palesemente in Uljan Sharka, un giovane ragazzo di 32 anni, vestito del suo sogno reale, che coltiva e cura senza sbandamenti. Quando arriva in Italia dall’Albania è il 2008, ha 16 anni e desidera riuscire nell’ambito che sente suo, quello tecnologico. Si trova bene a Milano, presente e sente che i valori italiani sono i suoi, gli appartengono. Non ha agi, ma ha un’idea, una visione, ha fame di realizzare qualcosa di suo e di grande in quella terra che è culla dell’arte, della tecnica e della bellezza.
Dopo il classico, grazie alla formazione tecnica e alla sua passione per il coding, trova il suo primo lavoro nel settore IT, ma la vera svolta avviene quando Uljan prende in mano il suo primo iPhone e viene folgorato dalla user experience di Apple. Con determinazione, cerca, trova e coglie l’opportunità di lavorare nella Silicon Valley dove avrà modo di toccare con mano quel mondo Apple democraticamente geniale e di acquisire tutte le competenze necessarie, pur non avendo studi universitari. Gli stimoli sono tanti, quella libertà tecnologica è un terreno fertile in cui perfeziona la sua idea: vuole rendere funzionale e immediata la tecnologia anche in ambito aziendale, mettendo al centro le esigenze dei lavoratori e l’intelligenza artificiale al loro servizio.
Torna in Italia con una squadra che opera con lui e le idee si espandono, si combinano tra loro, in una sinergia intraprendente, che si concretizza in una startup: nel 2016 fonda iGenius. Uljan è talmente certo della sua visione che le porte sbattute in faccia non lo fermano, persevera, trova dei grandi investitori, segue il suo eu-daimon, non può prescinderne, vuole avviare quello che lui definisce “un rinascimento digitale”, un’umanizzazione dei dati, da cui nasce Crystal. Che cos’è? È uno strumento di Decision Intelligence che utilizza l’AI per analizzare i dati aziendali in linguaggio naturale, superando la barriera della complessità tecnica, permettendo a chiunque di interagire con i dati, con la stessa semplicità di una conversazione tra colleghi.
La gratuità della versione base offre inoltre a tutti la possibilità di sperimentare questa rivoluzione, di godere dell’idea di Uljan: “Vogliamo rappresentare un Rinascimento digitale, un approccio tutto italiano con l’uomo al centro». I ricavi del 2023 hanno raggiunto i 23,1 milioni di dollari e puntano sempre più in alto. Che cos’è dunque un’idea? Se ci credi, tutto.
Fiorenza Cirillo, 20 giugno 2024
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