EsteriPolitica

La Germania caccerà i migranti al confine. Da noi i giudici li rimborsano

Raggiunto accordo di governo tra Cdu e Spd: austerity addio, ecco il bazooka fiscale per difesa e debito

Germania, Merz caccia i migranti © Chaju Design tramite Canva.com
Ascolta l'articolo
00:00
/

A meno di due settimane dalle elezioni, conservatori e socialdemocratici in Germania hanno raggiunto un accordo per la formazione del nuovo governo. I leader di Cdu, Csu e Spd lo hanno ufficializzato ieri in una conferenza stampa, presentando un documento di undici pagine che definisce le principali linee guida dell’esecutivo.

Il futuro cancelliere Friedrich Merz, primo a prendere la parola, ha evidenziato i punti chiave dell’accordo, a partire dalla stretta sull’immigrazione. Tra le misure principali figurano il rafforzamento dei controlli alle frontiere, l’espulsione dei criminali e, soprattutto, la cancellazione dei ricongiungimenti familiari e la fine dei programmi speciali di accoglienza, come quello per i rifugiati afghani. Una notevole differenza rispetto all’Italia, dove i giudici rimborsano i clandestini come accaduto con il caso Diciotti: a Berlino mano libera, a Roma l’opposizione non è composta unicamente dalla sinistra. Ma non vi diciamo nulla di nuovo, la realtà parla chiaro.

Il cancelliere in pectore Merz ha sottolineato che questi provvedimenti sono fondamentali per soddisfare una parte del suo partito, che ha visto l’accordo sul piano di investimenti da 500 miliardi di euro nelle infrastrutture come una concessione eccessiva alla Spd. Il leader della Cdu ha aggiunto che l’immigrazione sarà gestita anche attraverso misure costituzionali in collaborazione con i paesi europei. Da parte sua, Lars Klingbeil, co-presidente della Spd, ha ribadito che la legge che semplifica l’accesso alla cittadinanza, introdotta dal governo precedente con i Verdi e i Liberali, rimarrà invariata. “Ventuno milioni di tedeschi hanno origini migratorie, il 40% nelle giovani generazioni”, ha dichiarato Klingbeil, difendendo così una politica di inclusione.

Il secondo tema centrale dell’accordo riguarda la gestione delle finanze pubbliche. Merz ha confermato che non ci saranno limiti alla spesa per la difesa e ha ribadito l’impegno della Germania nel supportare l’Ucraina. Inoltre, è stato concordato un fondo miliardario per le infrastrutture e una riforma del freno al debito, con la creazione di una commissione che elaborerà una proposta per una gestione più sostenibile delle finanze.

Anche la Germania, dunque, storicamente fedelissima all’austerità, fa marcia indietro sulla sua tradizionale politica di rigore fiscale. Una vera e propria svolta per un Paese che da oltre vent’anni ha fatto del pareggio di bilancio un pilastro della sua politica economica, tanto da essere il primo ad inserire il principio del bilancio in equilibrio nella sua Costituzione. Il già citato fondo, destinato a sostenere settori chiave come trasporti, energia, istruzione e digitalizzazione, ha come obiettivo stimolare la crescita economica e aumentare la competitività della Germania. Contemporaneamente, il governo tedesco prevede di incrementare in modo significativo gli investimenti in Difesa, escludendo queste spese dal “freno al debito”, la norma costituzionale che limita il deficit. L’obiettivo è raggiungere l’impegno preso con la Nato, destinando il 2 per cento del Pil alle spese militari, un passo necessario per rispondere alle crescenti tensioni geopolitiche.

Leggi anche:

Sempre sul fronte economico, Merz e Markus Söder della Csu hanno annunciato una riforma del reddito di cittadinanza: chi rifiuterà offerte di lavoro perderà i benefici. La Spd ha ottenuto l’introduzione di un salario minimo di 15 euro dal 2026, il rafforzamento dei contratti collettivi e una riduzione dell’Iva nel settore della ristorazione. È stato raggiunto anche un accordo per una riforma delle pensioni. Merz ha infine sottolineato che la priorità del nuovo governo sarà quella di mantenere la Germania come una potenza industriale, con un forte focus sulla ricerca e lo sviluppo. Il futuro cancelliere ha annunciato l’ambizione di realizzare in Germania il primo reattore nucleare a fusione al mondo, un progetto simbolico per la nuova agenda economica.

Parallelamente a queste consultazioni, Merz prepara la sessione del “vecchio parlamento” del 13 e 18 marzo, per l’approvazione delle riforme costituzionali necessarie a far partire i piani di investimento. Il cancelliere designato ha affermato di non temere ricorsi costituzionali contro la convocazione e ha già avviato trattative con i Verdi per ottenere il loro consenso. Lunedì si riuniranno i vertici dei partiti e i gruppi parlamentari per avviare le trattative concrete sul patto di governo. Il governo potrebbe essere formato già prima di Pasqua, con l’approvazione necessaria da parte del congresso della Cdu e del voto degli iscritti Spd.

Franco Lodige, 9 marzo 2025

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).