“La transizione energetica in Germania funziona e nel Paese non si mangiano cani e gatti”. È quanto ha riferito il ministero degli Esteri tedesco Annalena Baerbock in risposta alle parole del candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, durante il dibattito di ieri con l’avversaria democratica, Kamala Harris. Il riferimento ai due popolari amici a quattro zampe lo ha espresso il tycoon, sospettando che gli immigrati haitiani si fossero cibati delle loro carni.
Molto più seriamente, Trump ha sostenuto che i tedeschi, dopo il fallimento della svolta green, avrebbero ricominciato a costruire centrali elettriche tradizionali. “Che vi piaccia o no: il sistema energetico tedesco è pienamente operativo, con oltre il 50 per cento di rinnovabili. E stiamo chiudendo, non costruendo, centrali a carbone e nucleari. Il carbone sarà escluso al più tardi nel 2038”. Questa la risposta piccata del ministero degli Esteri teutonico arrivata tramite i canali istituzionali. Ovviamente noi comuni mortali non siamo assolutamente in grado di comprendere chi dei protagonisti dello scontro a distanza abbia ragione.
Sappiamo solo con certezza che la piccola Europa autolesionistica produce solo l’8% delle emissioni globali di CO2, mentre i grandi colossi emergenti, su tutti Cina e India, se ne infischiano altamente dei nostri demenziali protocolli energetici.
Claudio Romiti, 13 settembre 2024
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)