Esteri

Cecilia Sala, il mistero: perché è stata arrestata dall’Iran?

La giornalista fermata lo scorso 19 dicembre. Era in Iran per realizzare alcuni servizi. Il ministro Tajani segue il caso

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Cecilia Sala Iran
2024-12-27T19:00:40+01:00

Tajani: non si conoscono i motivi dell'arresto

“Stiamo lavorando con il ministero degli Esteri e il nostro consolato in sintonia con la presidenza del Consiglio. Non possiamo dire altro al momento, stiamo monitorando la situazione con molta attenzione”, ha detto Antonio Tajani. I motivi dell’arresto sono ignoti “ma mi sembra che le cose che (Sala) ha detto non fossero particolarmente gravi nei suoi articoli, ha ottenuto anche delle interviste da vertici importanti dei Pasdaran”.

Cecilia Sala, ha spiegato il ministro, “è stata fermata a Teheran, è in carcere a Teheran, ha già avuto la possibilità di parlare due volte con i propri familiari”. “Stamane c’è stata una visita consolare da parte della nostra ambasciatrice a Teheran Paola Amadei, che è stata più di mezz’ora con lei”. La giornalista “è in buona salute, ora vedremo quali saranno i capi di imputazione. Il governo sta facendo tutto quanto è in suo potere per cercare di portarla in Italia, stiamo lavorando con grande discrezione”.

2024-12-27T15:54:43+01:00

Le reazioni politiche

”Siamo molto preoccupati per il fermo in Iran della giornalista Cecilia Sala e seguiamo il caso da vicino e con grande apprensione – scrive Elly Schlein – Chiediamo da subito al governo, con cui siamo già in contatto, di mettere in campo ogni iniziativa utile a far luce su questa vicenda, chiarezza sui motivi di questo trattenimento e, soprattutto, a riportare Cecilia Sala in Italia quanto prima”

Il portavoce di Amnesty International: “Stiamo seguendo con attenzione la vicenda. Auspichiamo che sia scarcerata e possa riprendere al più presto la sua attività di giornalista, come è suo diritto. Il giornalismo non è reato”

“In questo momento l’unica cosa che conta è che Cecilia Sala torni a casa subito – dice Matteo Renzi – Massimo sostegno agli sforzi diplomatici del governo. E un abbraccio grandissimo alla famiglia di Cecilia e ai suoi colleghi giornalisti”.

Ecco la reazione del Foglio: “Cecilia era in Iran, con un visto regolare, per raccontare un Paese che conosce e che ama”, scrive il direttore Claudio Cerasa, “un Paese in cui l’informazione viene soffocata a colpi di repressione, di minacce, di intimidazioni, di violenza, di detenzioni, spesso ai danni degli stessi giornalisti”. E ancora: “L’Iran è uno dei posti peggiori al mondo dove essere giornalisti. Da anni l’Iran fa pressione sui governi stranieri facendo quello che da anni fa anche il regime russo: arrestare illegalmente o ‘prendere in ostaggio’ cittadini stranieri”.

“Fin dal primo giorno, da quando è arrivata la notizia dell’inaccettabile arresto di Cecilia Sala da parte delle autorità Iraniane, tutto il governo, in primis il presidente Giorgia Meloni e il ministro Tajani, si è mosso per farla liberare”, scrive su X Guido Crosetto. “Ogni persona che poteva e può essere utile per ottenere questo obiettivo si è messa al lavoro le trattative con l’Iran non si risolvono, purtroppo, con il coinvolgimento dell’opinione pubblica occidentale e con la forza dello sdegno popolare ma solo con un’azione politica e diplomatica di alto livello. L’Italia lavora incessantemente per liberarla, seguendo ogni strada”.

2024-12-27T14:34:15+01:00

Come sta Cecilia Sala

Attualmente Cecilia Sala si trova nel carcere di Evin a Teheran, lo stesso dove vengono rinchiusi tutti gli oppositori politici.

Ai genitori, che ha potuto sentire al telefono, ha detto di essere in buone condizioni. Anche l’ambasciatore in Iran, Paola Amedei, l’ha trovata bene per quanto provata.

Oggi a Roma si sta tenendo un vertice tra i ministri Tajani, Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Si cerca una strada tecnica e diplomatica per far tornare il prima possibile la giornalista a casa.

2024-12-27T14:30:58+01:00

Cosa ci faceva in Iran

Secondo quanto scriver in una nota Chora Media, per cui lavora Cecilia Sala, la giornalista avrebbe detto ai genitori di “stare bene” ma ha anche chiesto loro di “fare presto”. Sala era partita lo scorso 12 dicembre e aveva realizzato una serie di interviste e tre puntate per il suo podcast Stories. Il volo di rientro era previsto per il 20 dicembre, ma la mattina del 19 è stata arrestata.

“Conoscendo Cecilia – si legge nella nota di Chora Media – che ha sempre mandato gli audio delle puntate del podcast con estrema puntualità anche nei momenti più difficili ci siamo preoccupati e, insieme al suo compagno, il giornalista del Post, Daniele Raineri, abbiamo allertato l’unità di crisi della Farnesina”. “Quel 19 dicembre il suo telefono si è poi riacceso – informa ancora Chora Media – Cecilia ha chiamato sua madre, le ha detto che era stata arrestata e portata in carcere e che aveva avuto il permesso di fare una breve telefonata. Non ha potuto dire altro”. E ancora: “La voce libera di Cecilia è stata silenziata. L’Italia e l’Europa non possono tollerare questo arresto arbitrario. Cecilia Sala deve essere liberata subito”.

Secondo quanto risulta dai suoi ultimi lavori, Cecilia Sala era tornata a Teheran con un visto giornalistico per raccontare l’Iran dopo la caduta del regime di Assad in Siria di cui il regime iraniano era il principale sponsor.

Il 17 dicembre aveva parlato di “patriarcato a Teheran” mentre qualche giorno prima aveva raccontato la storia di uno dei fondatori dei pasdaran, il fulcro della “galassia di milizie alleate di Teheran sparse per il Medio Oriente: da Hezbollah in Libano a Hamas in Palestina agli houthi di Ansar Allah in Yemen passando per il regime di Assad in Siria”

2024-12-27T12:34:33+01:00

Cecilia Sala fermata a Teheran

Il ministero degli Affari esteri rende noto che la giornalista italiana Cecilia Sala, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran.

“Su disposizione del ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, l’ambasciata e il consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio. In coordinamento con la presidenza del Consiglio, la Farnesina ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione. Oggi l’ambasciatrice d’Italia Paola Amadei ha effettuato una visita consolare per verificare le condizioni e lo stato di detenzione della dottoressa Sala. La famiglia è stata informata dai risultati della visita consolare. In precedenza la dottoressa Sala aveva avuto la possibilità di effettuare due telefonate con i parenti. In accordo con i genitori della giornalista, la Farnesina invita alla massima discrezione la stampa per agevolare una veloce e positiva risoluzione della vicenda”.