Sembra un paradosso invece è un’ignominia tutta italiana. Dato che in quell’altalena dell’anti-Italia, le Ong ne escono rinforzate. E così, vivere in Italia, per gli italiani, sta diventando incredibilmente difficile. Tra mafia domestica, mafia internazionale, mafia istituzionale e il ricchissimo paniere di tasse e balzelli vari da pagare un giorno sì e l’altro pure, alle famiglie italiane restano solo le briciole. Ma è possibile che basta mettere piede su un molo da clandestini, traghettati peraltro da gente interessata e a fare il commercio di carne umana e a gestire la manna che in vario modo questo Stato imbelle, a miliardi, a questo traffico destina, per ottenere tutto gratuitamente? Mentre sull’altro piatto della bilancia i tributi da pagare per gli indigeni diventano sempre più pesanti, se non al limite della sopravvivenza. Per non parlare di chi già da tempo è entrato nel tunnel della povertà più nera: e sono milioni e milioni e milioni e ancora milioni.
laval
29 Ottobre 2019, 13:02 13:02
Il primo sconfitto è il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella il quale tra una telefonata e l’altra con Napolitano ha permesso l’inciucio tra due partiti ancora più in opposizione dei giallo-verdi. Tutto questo per mantenere in piedi una sinistra invalida e sottomessa ai poteri forti dell’europa, tuttavia era evidente che fallito il tentativo giallo-verde di sicuro non poteva andare meglio a quello giallo-rosso, di fatto due forze in netto contrasto tra loro.
Tutti sappiamo che Matterella è di sinistra, ma prima ancora come Presidente della Repubblica dovrebbe essere al di sopra delle parti per trasmettere la volontà e promuovere il bene per gli italiani. Questo non è accaduto in quanto anche la chiesa si è intromessa a gamba tesa nel giudizio di Matterella non per motivi di pensiero, ma come risulta da interessi temporali.
Matterella ti sei messo il vestito di Ponzio Pilato e ti sei lavato le mani sulla testa degli italiani seguendo consigli certamente non disinteressati ma esclusivamente di parte, per questo motivo è necessario il tuo intervento proclamando la fine del tentativo di questo governo improprio, arruffone, confusionario e incapace promuovendo le votazioni. Tutti desideriamo ricordarti come il presidente del popolo.
cursor
28 Ottobre 2019, 20:40 20:40
uno dei migliori articoli che abbia letto
adl
28 Ottobre 2019, 18:50 18:50
Ruggeri, mi permetta di sottolineare un aspetto che non cita, forse perchè lo dà per scontato ma a mio avviso non lo è affatto. Hanno provato in tutti i modi leciti e meno leciti a criminalizzare il buon senso, ed hanno perso miserrimamente. Non poteva essere altrimenti il Capitano era ed è un modesto ma caparbio e tenace forse a volte spregiudicato rappresentante del buon senso popolare. Lo stesso a cui lei Ruggeri fa riferimento nella chiosa finale citando la bontà intrinseca del capitalismo nella versione umana e disprezzando la versione ceo. Per parlare in gergo “populista” il manager di vertice non dovrebbe guadagnare più di un multiplo di cento volte o giù di lì la paga di un operaio, siamo ancora nel capitalismo umano, quando si parla di mille o di diverse migliaia di volte la paga di un operaio si entra nel ceo capitalism, siamo abbondantemente nel territorio dove regna e comanda il principe del mondo, più o meno ai nostri tempi.
gianfranco benetti longhini
28 Ottobre 2019, 18:40 18:40
Per Riccardo Ruggeri, i tamburi e trompe dovrebbero farsi sentire in TUTTA l’Italia, specialmente per il suo paragrafo di chiusura.
Forte!
“me piase!”
Sembra un paradosso invece è un’ignominia tutta italiana. Dato che in quell’altalena dell’anti-Italia, le Ong ne escono rinforzate. E così, vivere in Italia, per gli italiani, sta diventando incredibilmente difficile. Tra mafia domestica, mafia internazionale, mafia istituzionale e il ricchissimo paniere di tasse e balzelli vari da pagare un giorno sì e l’altro pure, alle famiglie italiane restano solo le briciole. Ma è possibile che basta mettere piede su un molo da clandestini, traghettati peraltro da gente interessata e a fare il commercio di carne umana e a gestire la manna che in vario modo questo Stato imbelle, a miliardi, a questo traffico destina, per ottenere tutto gratuitamente? Mentre sull’altro piatto della bilancia i tributi da pagare per gli indigeni diventano sempre più pesanti, se non al limite della sopravvivenza. Per non parlare di chi già da tempo è entrato nel tunnel della povertà più nera: e sono milioni e milioni e milioni e ancora milioni.
Il primo sconfitto è il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella il quale tra una telefonata e l’altra con Napolitano ha permesso l’inciucio tra due partiti ancora più in opposizione dei giallo-verdi. Tutto questo per mantenere in piedi una sinistra invalida e sottomessa ai poteri forti dell’europa, tuttavia era evidente che fallito il tentativo giallo-verde di sicuro non poteva andare meglio a quello giallo-rosso, di fatto due forze in netto contrasto tra loro.
Tutti sappiamo che Matterella è di sinistra, ma prima ancora come Presidente della Repubblica dovrebbe essere al di sopra delle parti per trasmettere la volontà e promuovere il bene per gli italiani. Questo non è accaduto in quanto anche la chiesa si è intromessa a gamba tesa nel giudizio di Matterella non per motivi di pensiero, ma come risulta da interessi temporali.
Matterella ti sei messo il vestito di Ponzio Pilato e ti sei lavato le mani sulla testa degli italiani seguendo consigli certamente non disinteressati ma esclusivamente di parte, per questo motivo è necessario il tuo intervento proclamando la fine del tentativo di questo governo improprio, arruffone, confusionario e incapace promuovendo le votazioni. Tutti desideriamo ricordarti come il presidente del popolo.
uno dei migliori articoli che abbia letto
Ruggeri, mi permetta di sottolineare un aspetto che non cita, forse perchè lo dà per scontato ma a mio avviso non lo è affatto. Hanno provato in tutti i modi leciti e meno leciti a criminalizzare il buon senso, ed hanno perso miserrimamente. Non poteva essere altrimenti il Capitano era ed è un modesto ma caparbio e tenace forse a volte spregiudicato rappresentante del buon senso popolare. Lo stesso a cui lei Ruggeri fa riferimento nella chiosa finale citando la bontà intrinseca del capitalismo nella versione umana e disprezzando la versione ceo. Per parlare in gergo “populista” il manager di vertice non dovrebbe guadagnare più di un multiplo di cento volte o giù di lì la paga di un operaio, siamo ancora nel capitalismo umano, quando si parla di mille o di diverse migliaia di volte la paga di un operaio si entra nel ceo capitalism, siamo abbondantemente nel territorio dove regna e comanda il principe del mondo, più o meno ai nostri tempi.
Per Riccardo Ruggeri, i tamburi e trompe dovrebbero farsi sentire in TUTTA l’Italia, specialmente per il suo paragrafo di chiusura.
GRAZIE per esserci.