Politica

La grillina minaccia Piazzale Loreto, Conte e sinistra in silenzio

Il doppiopesismo della sinistra è cosa nota, ma sul caso di Susanna Cherchi è stato oltrepassato ogni limite

Si può evocare piazzale Loreto per l’avversario politico senza subire conseguenze? A quanto pare sì, il caso Susanna Cherchi lo dimostra. Come ormai tutti sappiamo, la deputata del Movimento 5 Stelle – professione insegnante, ma ci torneremo su – durante la seduta fiume alla Camera sul voto sull’Autonomia ha minacciato i membri della maggioranza tirando in ballo la fine di Benito Mussolini. Anziché vergognarsi e chiedere scusa, il silenzio. Ma, cosa ancora più grave, il mutismo riguarda anche le alte sfere della sinistra, a partire dal leader pentastellato Giuseppe Conte. Sempre pronto a rompere le scatole per ogni virgola fuori posto, sta zitto di fronte a cotanta castroneria?

Per non parlare dei dem, ma quello sarebbe tempo perso: sono abituati a indignarsi solo se l’attacco arriva da destra, sia per l’immarcescibile doppiopesismo, sia per non irritare Giuseppi, nell’opera di genuflessione targata Elly Schlein. Il clima pesante creato dalla sinistra nei confronti del governo e dei suoi esponenti è vergognoso, un’istigazione all’odio tramite l’evocazione di momenti tragici della storia italiana. L’impiccagione può essere davvero la soluzione per un provvedimento contrario all’ideologia – se ideologia si può finire quell’accozzaglia di bandierine – del M5s?

La grillina Cherchi non è nemmeno nuova a interventi controversi, ma è sempre riuscita a farla franca grazie alla protezione del mondo pentastellato e della sinistra in generale, abituata a fare la voce grossa con la destra – emblematico il caso Donno – trasformandosi in “smemorata” quando si tratta dei compagni. Basti pensare agli insulti ricevuti dalla Meloni anche dai politici dem come Vincenzo De Luca: un silenzio biasimevole, indegno.

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Ma c’è un altro punto che non possiamo non toccare. La Cherchi è un’insegnante, per la precisione è una docente di matematica. In passato esperienze nella scuola secondaria di primo grado. Ma il vero rischio è che lei torni a insegnare una volta terminata l’avventura in Parlamento, cosa assai probabile viste le sceneggiate. È normale che chi minaccia piazzale Loreto nei confronti dell’avversario politico insegni ai nostri figli e alle nostre figlie? Qual è il messaggio che potrebbe trasmettere?

Un problema significativo, che va anche oltre la Cherchi, basti pensare a Ilaria Salis, la maestra lombarda con una fedina penale tutt’altro che pulita e accusata di aver partecipato al pestaggio di tre estremisti di destra in Ungheria. La scuola non può essere dominata dall’ideologia rossa, soprattutto se estrema. Una riflessione è necessaria.

Franco Lodige, 20 giugno 2024

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