La guerra dell’Ucraina alla Bacardi: “Sponsor di Mosca”

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L’Ucraina accusa la Bacardi di sponsorizzare la guerra per le sue esportazioni in Russia

Bacardi, la più grande compagnia privata di liquori al mondo con sede statunitense a Coral Gables, è stata sanzionata dall’Ucraina per aver ampliato le sue operazioni in Russia, ragione per la quale il governo ucraino ritiene abbia fornito sostegno economico alla guerra del presidente russo Putin contro Kiev.

Ieri l’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione ha aggiunto Bacardi Limited, con sede nelle Bermuda, alla sua lista di “sponsor della guerra internazionale“, accusando la compagnia di sostenere l’economia russa e di sponsorizzare “l’aggressione contro l’Ucraina”. “Dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, Bacardi continua a spedire prodotti per milioni di dollari in Russia e ad assumere nuovi dipendenti”, ha dichiarato l’agenzia in una nota, aggiungendo che la società ha pagato più di 12 milioni di dollari di imposte sul reddito alla Russia. La inclusione nella lista nera dell’Ucraina arriva tre giorni dopo che il Wall Street Journal ha dettagliato come Bacardi abbia rinnegato la promessa iniziale di fermare le esportazioni verso la Russia poco dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

I 4 principali candidati alle primarie in Argentina di domenica 13 agosto

SERGIO MASSA

L’attuale ministro dell’Economia, Massa, è il principale candidato “di unità” per il gruppo Union por la Patria della coalizione peronista, nonostante l’inflazione abbia raggiunto il 116%, i poveri siano aumentati di 3,5 milioni e il peso argentino sia crollato in un anno di sua gestione. Affarista per dna rappresenta l’ala centrista del peronismo.

PATRICIA BULLRICH

Bullrich, 67 anni, ex ministro degli Interni di Macri, rappresenta l’ala più conservatrice della coalizione Unidos por el Cambio. Sta promettendo misure di austerità per stabilizzare l’economia e un duro approccio contro il narcotraffico e il crimine organizzato. Vuole rimuovere i controlli sui capitali e abbassare le tasse sulle esportazioni agricole, il principale motore economico dell’Argentina.

HORACIO LARRETA

Larreta, 57 anni, sindaco per due mandati della città di Buenos Aires, contende a Bullrich per essere il candidato di Unidos por el Cambio alle presidenziali del 22 ottobre. Promette che si impegnerà a deregolamentare i mercati e preferisce un approccio guidato dal dialogo con tutti e più graduale rispetto a Bullrich.

JAVIER MILEI

Economista 52enne vuole dollarizzare l’economia, chiudere la banca centrale e ridurre drasticamente il numero dei ministeri per restringere lo stato. Si definiva anarco-capitalista prima di entrare in politica, ora economista della scuola austriaca.

Paolo Manzo, 13 agosto 2023


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