Lo scenario politico italiano si preannuncia sempre più interessante e l’ultima notizia riguarda il futuro della Lega. In un’intervista a Quarta Repubblica di Nicola Porro, il leader del Carroccio Matteo Salvini ha svelato una novità non da poco: non si presenterà alle prossime elezioni europee. “Io no, non mi candido”, ha affermato con decisione, sottolineando che preferisce rimanere al suo posto e continuare a svolgere il suo lavoro. Questo pronunciamento è arrivato in un momento in cui Giorgia Meloni deve ancora decidere se partecipare o meno alle elezioni, come spiegato durante la conferenza stampa di inizio anno.
Tuttavia, la notizia più sorprendente è arrivata quando Salvini ha rivelato che al suo posto potrebbe esserci invece il generale Roberto Vannacci. “A me piacerebbe – ha confessato Salvini – perché è un’altra vittima della sinistra radical chic contro le libertà”. Questa dichiarazione ha riacceso i riflettori su Vannacci, stuzzicando quella che fino ad ora era stata solamente una possibilità. Il generale, attualmente Capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri, ha sempre affermato di voler continuare a fare il militare. Ma dopo il lungo corteggiamento di Andrea Crippa, adesso il benestare di Salvini sembra cambiare le carte in tavola.
Prima di affrontare le elezioni, tuttavia, Salvini dovrà gestire alcune questioni spinose. Una di queste è l’interrogatorio sul caso Open Arms, dove è imputato per sequestro di persona. “Mi sto rileggendo tutti gli atti, vado li serenamente, penso di essere l’unico ministro in Ue che va a processo perché ha fatto il suo dovere”, ha affermato il ministro. Nonostante l’apparente fiducia, non mancano le preoccupazioni. Salvini ha criticato i giudici, affermando che “da Craxi, passando per Berlusconi, Renzi, che ci sia una parte di magistratura che vuole cambiare l’esito del voto degli italiani è evidente”.
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Infine, Salvini ha rimarcato la necessita di una “riforma della giustizia urgente” per evitare che “ogni giorno tre italiani” vengano “arrestati ingiustamente”. “Rimandarla – e stato un errore”, ha affermato. Allo stesso modo, ha definito un errore il rinviare “la pace fiscale” e “la pace edilizia”.