Commenti all'articolo La lenta morte della libertà d’espressione
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104 Commenti
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Fulvia Guarino
18 Gennaio 2021, 18:54 18:54
Parole di enorme verità. Quello che paventavi, Daniele, sta accadendo, giorno dopo giorno, ogni giorno di più. Mi dispiace soltanto non riuscire a condividere l’ottimismo. Ormai troppe generazioni sono state abituate a non studiare, a non ragionare, a non leggere, a non usare spirito critico, a vivere nel momento e non dentro la Storia. L’obiettivo delle sinistre internazionali post ’68 (rendere tutti più ignoranti, quindi più manovrabili, quindi schiavi) è stato raggiunto. Oggi in Parlamento il signor Conte ha dichiarato che “occorre rimanere alleati degli Stati Uniti ma anche rafforzare i rapporti con la Cina”. Fate due più due…
Maria Antonietta Aresta
12 Gennaio 2021, 17:22 17:22
Grande Daniele!!!
Pinkus71
12 Gennaio 2021, 15:58 15:58
bravo daniele, uno dei pochi giornalisti rimasti in Italia….. Un abbraccio.
paolospicchidi@
11 Gennaio 2021, 22:03 22:03
@marcor li conosce uno per uno…. Come scrisse a un amico sacerdote, don Minzoni scelse definitivamente in quel periodo di battersi «contro la vita stupida e servile che ci si vuole imporre» conscio, come scrive proprio dalle ultime pagine del Diario, che così facendo metteva a repentaglio la propria incolumità e forse la propria vita. Don Minzoni aveva maturato la consapevolezza che era necessario «prendere posizione», non per l’una o l’altra parte politica, bensì per l’affermazione dei principi di libertà o per la loro radicale negazione. Così facendo divenne, proprio per il ruolo che rivestiva, punto di riferimento degli antifascisti argentani cattolici, ma anche dei socialisti che lo apprezzavano per la determinazione con cui aveva difeso la Cooperativa agricola dal tentativo dei fascisti di impadronirsene. Inoltre i fascisti fecero un tentativo di attrarre don Minzoni nel proprio campo puntando sui suoi trascorsi militari e gli offersero, nel mese di maggio, i gradi di centurione cappellano della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN) ma egli rifiutò. Alla fine di luglio del 1923 don Minzoni impartì la prima comunione a una decina di giovani figli di socialisti e li festeggiò con un pranzo in canonica e il 9 agosto organizzò nel teatro di Argenta un raduno degli scout cattolici: questi eventi resero la misura colma per quei dirigenti fascisti ferraresi che,… Leggi il resto »
marcor
11 Gennaio 2021, 17:17 17:17
Inutile discutere di libertà con i cattocomunisti. Essi soggiacciono alla morale degli schiavi.
paolospicchidi@
11 Gennaio 2021, 16:35 16:35
@art3mide A me non sembra per nulla… le Cassandre però a volte hanno ragione… ma non ci sono solo le Cassandre, ci sono anche quelli che urlano al lupo al lupo perche` hanno paura anche della propria ombra e il lupo non c’è … Resta da capire volendo darle ascolto e applicando a noi il Mito della Caverna di Platone quale ruolo abbiano in essa…
Dubito quindi sono… Lei?
Parole di enorme verità. Quello che paventavi, Daniele, sta accadendo, giorno dopo giorno, ogni giorno di più. Mi dispiace soltanto non riuscire a condividere l’ottimismo. Ormai troppe generazioni sono state abituate a non studiare, a non ragionare, a non leggere, a non usare spirito critico, a vivere nel momento e non dentro la Storia. L’obiettivo delle sinistre internazionali post ’68 (rendere tutti più ignoranti, quindi più manovrabili, quindi schiavi) è stato raggiunto. Oggi in Parlamento il signor Conte ha dichiarato che “occorre rimanere alleati degli Stati Uniti ma anche rafforzare i rapporti con la Cina”. Fate due più due…
Grande Daniele!!!
bravo daniele, uno dei pochi giornalisti rimasti in Italia….. Un abbraccio.
@marcor li conosce uno per uno…. Come scrisse a un amico sacerdote, don Minzoni scelse definitivamente in quel periodo di battersi «contro la vita stupida e servile che ci si vuole imporre» conscio, come scrive proprio dalle ultime pagine del Diario, che così facendo metteva a repentaglio la propria incolumità e forse la propria vita. Don Minzoni aveva maturato la consapevolezza che era necessario «prendere posizione», non per l’una o l’altra parte politica, bensì per l’affermazione dei principi di libertà o per la loro radicale negazione. Così facendo divenne, proprio per il ruolo che rivestiva, punto di riferimento degli antifascisti argentani cattolici, ma anche dei socialisti che lo apprezzavano per la determinazione con cui aveva difeso la Cooperativa agricola dal tentativo dei fascisti di impadronirsene. Inoltre i fascisti fecero un tentativo di attrarre don Minzoni nel proprio campo puntando sui suoi trascorsi militari e gli offersero, nel mese di maggio, i gradi di centurione cappellano della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN) ma egli rifiutò. Alla fine di luglio del 1923 don Minzoni impartì la prima comunione a una decina di giovani figli di socialisti e li festeggiò con un pranzo in canonica e il 9 agosto organizzò nel teatro di Argenta un raduno degli scout cattolici: questi eventi resero la misura colma per quei dirigenti fascisti ferraresi che,… Leggi il resto »
Inutile discutere di libertà con i cattocomunisti. Essi soggiacciono alla morale degli schiavi.
@art3mide A me non sembra per nulla… le Cassandre però a volte hanno ragione… ma non ci sono solo le Cassandre, ci sono anche quelli che urlano al lupo al lupo perche` hanno paura anche della propria ombra e il lupo non c’è … Resta da capire volendo darle ascolto e applicando a noi il Mito della Caverna di Platone quale ruolo abbiano in essa…
Dubito quindi sono… Lei?