Il lavoro da fare è però, proprio perché prima di tutto culturale, ancora tanto, lungo e impegnativo. “C’è un blocco di partiti e pezzi di società”, come scrive Bonomi, che remano in senso inverso. E c’è anche in Italia, va detto, ed è un piccolo appunto da fare, anche una lunga storia di falsi imprenditori, cioè di imprenditori che non fanno il loro mestiere ma vivono nei palazzi della politica per succhiare anche loro risorse statali. Apostrofati sin dai tempi della prima industrializzazione da liberisti doc come Luigi Einaudi e Gaetano Salvemini, essi hanno fatto molti danni alla loro categoria. E altri, si spera, non continuino a farne. In questo momento non possiamo permettercelo.
Corrado Ocone, 30 agosto 2020