A sinistra tutti in coda. Non in autostrada, ma fuori da un carcere. E si rischia l’ingorgo della democrazia…
Ormai è una processione quotidiana: esponenti politici del variegato arcipelago della sinistra vanno in carcere a fare vista ad Alfredo Cospito, il terrorista anarchico chiuso a Opera (Milano) che per uscire dal regime di carcere in duro ha in corso uno sciopero della fame.
Dopo tanti anni di giornalismo – duranti i quali ne ho visti di ogni colore – posso assicurarvi che se non proprio tutti, la maggioranza di questi politici va a trovare il detenuto non per parlare di Cospito, ma per far parlare di sé.