Se a scegliere gli ospiti e i temi di una manifestazione culturale, un festival letterario, una fiera del libro o una kermesse cinematografica sono amministratori locali di sinistra, direttori artistici postcomunisti, funzionari orgogliosamente progressisti, lo fanno in nome della libertà di opinione, ma se un sindaco di centrodestra richiede legittimamente di conoscere il programma di una manifestazione organizzata nel suo comune con fondi pubblici, si grida alla censura.
È quanto successo a l’Aquila dove il sindaco Pierluigi Biondi è stato accusato dalla direttrice artistica del Festival degli incontri Silvia Barbagallo di censurare la presenza di Roberto Saviano e Zerocalcare al Festival degli incontri che si terrà dal 13 al 15 ottobre. La stessa intellighenzia che ha avvallato e sottaciuto il tentativo di censura avvenuto al Salone del libro nei confronti di intellettuali ed editori conservatori, oggi si scaglia contro Biondi colpevole di aver esercitato il suo diritto di verifica del programma della manifestazione in qualità di rappresentante dei cittadini aquilani.
Veniamo ai fatti. A ottobre si terrà all’Aquila il Festival degli Incontri finanziato con la faraonica cifra di 700.000 euro di fondi pubblici ed è stata nominata una commissione con direttrice artistica Silvia Barbagallo che ha stilato il programma senza coinvolgere il comune come spiega il Sindaco: “Non ho mai avuto il piacere di conoscere personalmente, né telefonicamente, la signora Barbagallo e le dichiarazioni rilasciate ad un’agenzia di stampa, in cui mi si taccia di voler vietare la presenza in città di alcuni personaggi, sono quantomeno curiose se non addirittura false”. Il mancato coinvolgimento del Comune diventa ancor più grave se si considera che i fondi sono stati stanziati per gli appuntamenti legati al decennale del terremoto.
“Il Festival degli incontri nasce per includere e far dialogare anime diverse della nostra società. Mi sarei aspettato, magari, che un’apertura anche a esponenti e personalità con sensibilità diverse per un reale confronto”. La bozza del programma invece è composta da autori e personalità vicine a una sola parte politica; non solo Saviano e Zerocalcare ma anche Nanni Moretti, Marco Damilano… Dei 700.000 euro stanziati ben 205.000 sono dedicati ai compensi degli ospiti e, sebbene Zerocalcare abbia dichiarato che avrebbe partecipato gratuitamente, in realtà la direttrice del Festival degli Incontri ha collaborato alla realizzazione della mostra del fumettista “Zerocalcare. Scavare fossati. Nutrire coccodrilli” al Maxxi. Si può parlare di conflitto di interessi? Ai lettori la risposta.
Non sono mancate le reazioni politiche con il Ministro Franceschini che ha scritto in un tweet “la cultura deve essere libera da pressioni e interferenze politiche” mentre al sindaco Biondi è arrivata la solidarietà del presidente della Regione Abruzzo Marsilio e di Giorgia Meloni che ha affermato: “è intollerabile che i soldi destinati per il decennale del terremoto siano utilizzati per costruire l’ennesima passerella per personaggi come Roberto Saviano, il cui unico talento è quello di essere amico della sinistra. Per l’ennesima volta quando si parla di cultura nel nostro paese, non si può intaccare il sistema dell’egemonia culturale teorizzato da Gramsci e perfettamente attualizzato dall’intellighenzia nostrana, il risultato è il tentativo di gogna mediatica di cui è stato destinatario il sindaco dell’Aquila solo per aver compiuto il proprio dovere.
Francesco Giubilei, 12 settembre 2019