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La Meloni risponde alla Zuppa di Porro

Nella Zuppa di oggi ho rivolto due domande a Giorgia Meloni, a proposito della sua scelta di non appoggiare il governo Draghi. Ve le ripropongo in sintesi.

1. Non crede che, essendo lei molto cresciuta nei sondaggi, ormai debba rendere conto non solo ai fan della prima ora e dell’opposizione dura e pura, ma anche a elettori più moderati?

2. Con un’esperienza in un governo guidato da Mario Draghi, Matteo Salvini non rischia di “soffiarle” la legittimazione internazionale di cui i sovranisti hanno tanto bisogno?
Ecco le risposte che mi ha inviato la leader di Fratelli d’Italia:

1. Certo che lo so, e garantisco che ci sono moltissimi moderati che mi stanno scrivendo per sostenere la posizione di Fratelli d’Italia. Moderati che, come me, credono possa essere difficile salvare l’Italia con la stessa maggioranza che l’ha condotta in questo disastro. Moderati che speravano in un governo eletto e con una maggioranza di centrodestra, piuttosto che in un uno, pur guidato da persona autorevole, che avrà come principale gruppo si sostegno i Grillini e come partito guida il Pd. Ma a tutti gli italiani io garantisco che Fratelli d’Italia ci sarà per quello che serve. È così impresentabile dire che si è disposti a dare una mano anche senza chiedere in cambio dei ministeri?

2. Io non cerco una legittimazione internazionale. Ricordo che sono presidente del partito dei Conservatori europei, che racchiude 44 partiti conservatori di tutto il mondo occidentale. E nessuno di loro, a nessuna latitudine, governa con la sinistra. Anche per questo non potrei fare una scelta diversa.

Giorgia Meloni, leader Fratelli d’Italia

Nicola Porro, 7 febbraio 2021