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“La mia arte contro il Covid”

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Ludovica Verticchio è una giovane artista romana, il suo talento è sbocciato durante la quarantena marzolina, quando si dice i fiori sotto i sanpietrini. Studentessa, vent’anni, vive a Parigi e studia Fashion Marketing all’Ifa. Aria scanzonata e stile inconfondibile, ha mille talenti ed è un’esplosione di creatività. I suoi quadri stregano e sono la valvola di sfogo di Ludovica durante questi tempi bui. L’abbiamo intervistata per voi:

Come definiresti i tuoi quadri ed il tuo stile?

Sicuramente minimal con un tocco di futurismo astratto, parlo delle mie classiche pitturate oro su sfondi tinta unita, in particolare. Mi piace il concetto del quadro astratto da interpretare, è bello che ognuno ci veda quello che vuole. Sul mio profilo instagram, “ludosutela”, si nota un quadro viola che ho chiamato Energies: lo guardavo e mi ha dato la carica, vitalità pura, è il potere del viola unito a pennellate bianche e dorate.

A cosa ti ispiri quando dipingi?

Mi ispiro a quello che ho intorno ed a come mi sento. Il mio stato d’animo mentre dipingo è fondamentale, determina colori e forme.

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Quanto il Covid-19 ha cambiato la tua visione del mondo?

In realtà, essendo una persona poco organizzata e positiva ho cercato di vedere subito il bicchiere mezzo pieno per non sprofondare nell’angoscia; non avendo mai fatto grandi programmi a lungo termine il Covid non ha disordinato molto la mia vita da questo punto di vista.

Perché l’arte è importante in questo periodo?

L’arte è sempre importante, in particolare in piena emergenza Covid è una via di fuga, uno spazio per immaginare e fantasticare perdendosi in un’opera d’arte.

Che cosa ti aspetti dal futuro?

La mia positività mi suggerisce di pensare che nel futuro accadranno solo cose belle, mi aspetto tanta felicità. Ovviamente ci saranno anche molte difficoltà che affronterò a testa alta.

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