Mi ritireranno il greenpass? Me ne farò una ragione, tanto non credo che questo regime durerà ancora a lungo: tutto quello che poteva sbagliare, lo ha sbagliato, in perfetta continuità con l’esecutivo che lo ha preceduto; tutto ciò che poteva tradire in termini di smania autoritaria, non solo lo ha manifestato, ma è andato perfino oltre; tutto ciò che poteva cambiare perché nulla cambiasse, alla maniera del gattopardo, lo ha fatto. Io la buona volontà ce l’ho messa, mi sono fidato, mi sono adeguato pur non essendo convinto: però c’è un limite e non ho alcuna intenzione di oltrepassarlo a mio rischio e pericolo.
Perché dovrei rischiare ancora? Per i sogni carrieristici di Figliuolo? Per la voglia di Quirinale di Draghi? Per la vanità retribuita degli “scienziati”? Per una accozzaglia di partiti preoccupati esclusivamente di blindare il loro potere? Perché possano metter le mani sul piano nazionale di ripresa e resilienza, che già che c’erano potevano chiamarlo piano di rinascita? Per l’Unione Europea che ci va dissodando pezzo a pezzo? Per la egemonia gramsciana, cioè comunismo, cioè Stato concentrazionario, di Speranza, uno che ammette di sentirsi male in mezzo alla gente, che casca nel panico appena vede due auto passare? Per la desolazione di Pregliasco, quello fissato col sesso da impedire, che passa tutti i Natali da solo? Ma levàtevi dai coglioni una buona volta, tutti e quanti.
Max Del Papa, 15 novembre 2021