Ieri una modella di 36 anni, Ilaria Capponi, va in Rai ospite di una trasmissione e dice che adesso sono richieste modelle troppo magre e che lei è stata mandata via perché diventata troppo grande. Io sono d’accordissimo con lei dal punto di vista pratico: a me queste anoressiche nel mondo della moda non piacciono, così come mi fa schifo l’idea di questi stilisti che fanno tanto i fenomeni e poi costringono chi indossa ad avere taglie inumane.
Detto questo, la modella fa questa denuncia in tv ma mentre esce dallo studio Platinette, che io considero una persona di un’intelligenza straordinaria, fa una battuta dicendo “Beh, però ha il fondoschiena un po’ basso”. E per questa battuta di Platinette, un uomo che è stato bullizzato tutta la sua infanzia e che ha fatto di questo bullismo nei suoi confronti l’icona di se stesso, la modella si è sentita offesa.
E quindi apriti di cielo: giù con le accuse di body shaminge e la Rai costretta a tagliare il filmato. Rendiamoci conto: in un mondo in cui abbiamo una scuola intitolata a Iqbal Masih che chiude per il Ramadan, rompiamo le scatole a uno che si chiama Platinette, che è l’esempio vivente dell’ironia, perché osa affermare che una modella di 36 anni bellissima ha il fondoschiena basso, cosa peraltro non vera.
Ora Platinette deve prendersi le frustate da tutti quanti e in una pagina del Corriere della Sera la modella dice: “Sì, volevo proprio dimostrare che questo è il body shaming”. Body shaming? Siamo matti. È al più una battuta non elegante che poteva evitare. La verità è che siamo fottuti, la cultura occidentale è fottuta: da una parte non si può dire ad una ragazza che ha il sedere basso, ma dall’altra parte si può chiudere tranquillamente una scuola italiana per il Ramadan.
Nicola Porro, 18 marzo 2024
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).
