A me questa cosa dell’albero di Gucci in Galleria a Milano mi fa impazzire, mi fa veramente impazzire.
Dovete sapere che Gucci realizza un albero di Natale e lo dona alla città di Milano, anche se “lo dona” ‘sta ceppa: è un modo per fare pubblicità affinché si vendano le scarpette a 1000 euro, le borsette a 500 euro e i vestiti. Insomma, il tempio del capitalismo che va nel tempio della moda e mette il suo alberello di Natale.
Poi arrivano quelli di Ultima Generazione e cosa dicono? “Beh, imbrattiamo l’albero di Gucci“. Perché? Perché Gucci è il simbolo di sta ceppa, non so che cosa diavolo pensavano loro.
Comunque, imbrattano l’albero e che cosa fa Gucci? Risponde: “Va beh, lasciamolo così imbrattato, perché sostanzialmente è un segnale importante, fa capire anche il senso di questi giovani”.
Cazzate, cazzate straordinarie, cazzate! Luoghi comuni bestiali!
Perché questi qui devono vendere le loro braghe a 1000 euro, ma devono avere la coscienza pulita, che è fatta in maniera ESG, sostenibile e tutti sono d’accordo con questa roba qua.
(…) Ma voi vi rendete conto? Ovviamente i giornali di questa cosa non parlano, perché noi viviamo tutti con la pubblicità di Gucci. Ovviamente, io apprezzo molto i soldi che arrivano dalla pubblicità da questi grandi colossi,
però quando uno fa una cazzata… io penso veramente che abbiamo toccato il fondo. E vi spiego perché.
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