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La mossa di Speranza: infornata di nomine prima del voto

Il ministro della Salute vorrebbe aumentare da 12 a 14 le poltrone delle direzioni generali con 697 nuovi funzionari amministrativi

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A quanto pare, sembra che della spinosa questione se ne stiano occupando solo i giornali di centrodestra, tra cui Libero, il Giornale e il Secolo d’Italia. Stiamo parlando del tentativo operato in extremis da Roberto Speranza di nominare un nutrito battaglione di dirigenti al ministero della Salute. Al fine di facilitare la sua impresa, il segretario del minuscolo Articolo 1, vorrebbe aumentare da 12 a 14 le poltrone delle direzioni generali, così da spacchettare le nomine e, con la decadenza di più di un dirigente, piazzare ai posti vacanti persone di suo gradimento. Tutto questo, unito all’assunzione di un esercito di funzionari amministrativi, ben 697 i quali sono stati accolti dallo stesso Speranza con una sorta di improvvisato comizio elettorale, ha mandato su tutte le furie i sindacati, tranne ovviamente la Cgil, storica cinghia di trasmissione della sinistra italiana.

Tant’è che i citati rappresentanti dei lavoratori, aderenti a Cisl e Uil, hanno addirittura rifiutato l’invito a partecipare all’incontro con i neoassunti, sottoscrivendo un comunicato di fuoco contro il ministro della Salute. Nella lettera, oltre a sottolineare l’assenza di un dialogo col ministero della Salute, dacché Speranza vi si è insediato, viene fortemente stigmatizzato il blitz nomine tentato da quest’ultimo, bollandolo come una operazione elettorale di bassa macelleria. Inoltre, nella nota congiunta, i sindacati lamentano il fatto che il ministro si sia pavoneggiato, con tanto di comizio, per aver assunto 697 funzionari, quando nel territorio c’è una crescente fame di medici e di infermieri.

D’altronde, vorremmo aggiungere a margine di questa ennesima, imbarazzante vicenda, dopo aver subito sulla nostra pelle le folli misure liberticide ispirate da Speranza e dai  suoi pseudo consiglieri scientifici, non possiamo che aspettarci di tutto da un uomo che passerà alla storia come il peggior ministro della Salute della Repubblica. Avendoci chiuso in casa per mesi agli arresti domiciliari, averci imposto le mascherine in ogni ambito sociale, averci obbligati a vaccinarci con l’abominevole lasciapassare sanitario di stampo stalinista ed aver trasformato il Paese in un immenso tamponificio, cosa volete che siano un mucchietto di nomine ad personam, tanto per accontentare parenti e amici? Nulla più che quisquilie e pinzillacchere.

Claudio Romiti, 27 luglio 2022