Con onestà intellettuale, Prodi a un certo punto dell’intervista dice di essere stato ed essere “un uomo di parte”. E aggiunge che, proprio per questo, non è tagliato per il Quirinale. E qui non vedo più onestà, ma dissimulazione: il “professore” sa bene che proprio questo lo agevola agli occhi di quella sinistra che è riuscita sempre a dare le carte, e che vorrebbe farlo anche questa volta. Casomai dividendo il fronte avversario, come Letta ha cominciato a fare blandendo Giorgia Meloni e demonizzando Matteo Salvini. Se un’eventualità del genere dovesse verificarsi, per dirla con un linguaggio oxoniense, per la destra saranno di nuovo, e per altri sette anni, “cavoli amari”. Speriamo che i leader della nostra parte politica siano all’altezza e non siano per l’ennesima volta masochisti. Si sveglino finalmente e, compatti, scansino questi maldestri e sinistri (in tutti i sensi) tentativi!
Corrado Ocone, 16 settembre 2021