Probabilmente è in questo preciso momento che Putin si è cominciato a convincere della “mollezza” e vulnerabilità occidentale, anch’essa opportunamente documentata in discorsi e interviste, avvalorata ultimamente anche dall’indecorosa ritirata di Biden dall’Afghanistan. Ed ecco quindi una recrudescenza che è andata dall’appoggio al governo fantoccio della Bielorussia contro le opposizioni all’annessione delle province orientali dell’Ucraina. Ancora nel più assoluto silenzio dell’Occidente e nel rifiuto di ogni serio negoziato, tanto più se esso tenesse in conto anche dei desiderata del popolo ucraino.
Un tempo l’antioccidentalismo era una prerogativa della sinistra: ritrovarselo a destra fa un po’ male! Le responsabilità dell’Occidente, o meglio della sua cultura liberal, ci sono, ma concernono l’aver voltato gli occhi dall’altra parte e nell’aver lasciato per troppo tempo fare senza intervenire se non con qualche blanda parola di circostanza. Più che la retorica liberal di cui parla il nostro sito, da mettere sul tavolo degli imputati è l’ipocrisia degli stessi. I liberal oggi gridano al ladro dopo che i buoi sono stati fatti da loro stessi scappare.
Corrado Ocone, 3 marzo 2022