Anche se solo l’inchiesta definitiva potrà fugare i dubbi e fornire risposte, si spera, definitive, l’ipotesi di una spy story e quindi di un attentato che potrebbe aver causato l’affondamento dello yacht a vela non lontano dalla costa siciliana sta perdendo credibilità. Secondo i primi rilievi sullo scafo che è adagiato sul fondale marino a circa 50 m di profondità non sarebbe stata rilevato alcuno squarcio o falla nello scafo stesso e anche l’albero in alluminio, il più alto mai installato su uno yacht non risulterebbe essere danneggiato. Alla luce di queste indicazioni risulta difficile pensare a un’esplosione a bordo o a un sabotaggio.
Due corpi sono stati recuperati e altri due individuati dai sommozzatori all’interno del relitto del Bayesan, il veliero affondato lunedi’ mattina a Porticello (Palermo). I due cadaveri recuperati sarebbero di due uomini. Sono stati estratti dallo scafo dopo essere stati trovati all’interno dell’imbarcazione. È in corso la loro identificazione. Gli altri due corpi individuati si trovano ancora dentro il veliero e le operazioni di recupero sono particolarmente difficoltose. Intanto, continuano le ricerche dei due dispersi.
Sta prendendo campo invece l’ipotesi secondo cui la tragedia del Bayesian, lo yacht di 56 metri, che si è inabissato lunedì mattina a Porticiello, vicino a Palermo, potrebbe essere stato “condannato” da due concause: da un lato, il fortunale, che con venti di oltre cento chilometri all’ora, si è accanito sull’imbarcazione; dall’altro un possibile errore umano: l’imbarcazione è dotata di una deriva mobile ovvero (per i non esperti di vela) di una pinna sotto lo scafo che affonda in profondità nelle acque del mare garantendo la stabilità della barca anche in presenza di venti forti e di mari in burrasca. Alla luce dei primi rilievi sta prendendo corpo l’ipotesi secondo cui questa deriva parzialmente alzata e rientrata nello scafo per consentire allo yacht di avvicinarsi il più possibile a riva, non fosse stata preventivamente riabbassata nella sua massima estensione in mare nonostante gli avvisi di maltempo. L’imbarcazione, uno dei più grandi yacht a vela operanti sulle rotte mondiali del di porto di lusso era ed è considerata fra le più sicure esistenti al mondo e addirittura inaffondabile. Costruita dal cantiere Perini del gruppo Tisg (The Italian Sea Group) è dotata di uno scafo in alluminio che dovrebbe garantire più alti margini di sicurezza rispetto ai tradizionali scafi in vetroresina.
Dopo il varo il Bayesian (ex Salute) non avrebbe più fatto ingresso in un cantiere Perini o Tisg per manutenzioni o ristrutturazioni. Nel 2016 la nave aveva subito un intervento di refitting in Spagna, presso il cantiere Astilleros de Mallorca dalla Rsb Rigging Solutions. L’imbarcazione era in gestione a Camper & Nicholson.