Oggi è morto Andrea Purgatori, giornalista classe 1953. La notizia, rivelata all’Ansa dalla famiglia, è stata data in diretta anche da La7, televisione per cui il cronista lavorava come autore e conduttore del programma di approfondimento Atlantide. “È una notizia che ci colpisce moltissimo – ha detto Andrea Pancani durante Coffee Break – Andrea è morto questa mattina in ospedale a Roma dopo una fulminante malattia. Come sapete, giornalista, sceneggiatore, autore televisivo e con lui abbiamo passato molte serate. Ci uniamo tutti nel ricordo e nell’abbraccio affettuoso a tutta la famiglia”.
La notizia ha ovviamente scosso tutto il mondo dell’informazione. Messaggi di cordoglio sono arrivati da colleghi e cronisti di tutta Italia, compresa la Zuppa di Porro. “Ciao Andrea”, scrive Enrico Mentana, direttore del TgLa7, sui social. “Ciao Ciao Andrea, ci mancheranno il tuo rigore, la tua ironia, e quella tua voce che scuoteva l’anima”, gli rende omaggio il direttore della Stampa Massimo Giannini. “Ciao Andrea. Ci hai insegnato soprattutto a non mollare mai a costo e sapendo di sbattere continuamente contro ‘il muro di gomma’. Che prima o poi cadrà”, scrive invece l’inviato speciale di Avvenire Nello Scavo.
Moltissimi anche gli attestati di stima che arrivano dalla politica. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso le sue “condoglianze per la scomparsa” di un “importante sceneggiatore, autore e cronista”. “Le sue inchieste, i suoi racconti, la sua voce rimarranno nella storia del giornalismo”. Lo stesso ha fatto anche Lorenzo Fontana, presidente della Camera. E anche la segretaria del Pd, Ellyu Schlein: “Voglio esprimere anche a nome di tutta la comunità democratica il mio profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Andrea Purgatori, grande giornalista che ha legato il proprio nome a importanti inchieste sul terrorismo e la criminalità. Ricordo la passione civile e la costanza con le quali ha seguito per 43 anni, fino alla fine, le indagini per la strage di Ustica. È riuscito a dare un contributo enorme alla battaglia per la verità, che oggi più che mai dobbiamo far proseguire. Ai suoi familiari, ai colleghi e agli amici vanno le nostre condoglianze”.
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