Commenti all'articolo La piovra del fisco: vogliono tassare anche le mance
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18 Commenti
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Giovanni Z.
4 Ottobre 2021, 9:37 9:37
Di solito nei paesi dove si usa dare la mancia si calcola un importo dal 10 al 20 percento, a seconda del grado di gradimento del cliente rispetto al servizio reso. In Italia questa abitudine è stata gradualmente abbandonata, e da quello che mi risulta anche nel Regno Unito. In USA, la mancia è praticamente obbligatoria, e se non la dai ti viene richiesta e anche in modo fastidiosamente petulante. Detto ciò, se il nostro fisco non si fa scrupoli, seguiamo il suo esempio e, se meritevoli, mettiamo i contanti direttamente nelle mani di camerieri e barman.
Tannino
4 Ottobre 2021, 0:24 0:24
Alla fine lo Stato sembra sempre più diventare un “pappone”, ovvero il “protettore” degli italiani, che vanno sempre più ad assomigliare a delle prostitute. Lo Stato non fa niente, ma guadagna (e quanto) dai proventi del lavoro dei suoi concittadini. A questo punto viene da chiedersi: ma quanto viene tassato il denaro degli italiani? Perché spesso il fisco sembra diventare un ente vessatorio, non lo strumento con il quale i cittadini di uno Stato contribuiscono ai servizi di questo. Pensassero a combattere l’evasione fiscale (che con l’informatica è un gioco da ragazzi), invece a compensarla con le tasse. Ad aumentare le tasse son buoni tutti
Maurizzzio
3 Ottobre 2021, 20:59 20:59
Solita storia ridicola all’italica. Immagino che l’ingenuo signore abbia versato in banca le “mance” ricevute. Ma 80.000 e passa euro (in quanti anni ? se era uno solo … alla faccia della mancia) non sono pochi. Se dichiari di guadagnare la meta’ e depositi il doppio (anzi il triplo con l’accredito dello stipendio) non mi sembra strano che qualcuno poi faccia domande. Una volta partita l’inchiesta … la conclusione e’ scontata. Che poi il grande fratello fiscale riesca a tassare i corrieri che mi portano i pacchi cui regalo un euro “per il caffè” mi sembra improbabile. Certo che se il corriere depositasse ogni mese 2000 “caffe’ “…
Stefano
3 Ottobre 2021, 19:01 19:01
Lo stato è sempre più meschino. Nessuno scrupolo a svuotare le tasche di chi lavora onestamente. Io tasserei le prostitute, che con le mance incassano centinaia di migliaia di euro, non i camerieri, che fanno un lavoro duro
Davide V8
3 Ottobre 2021, 18:39 18:39
Il problema è l’applicazione, più che il concetto in sè che in realtà non è per nulla delirante: è compenso per un lavoro svolto.
Di solito nei paesi dove si usa dare la mancia si calcola un importo dal 10 al 20 percento, a seconda del grado di gradimento del cliente rispetto al servizio reso. In Italia questa abitudine è stata gradualmente abbandonata, e da quello che mi risulta anche nel Regno Unito. In USA, la mancia è praticamente obbligatoria, e se non la dai ti viene richiesta e anche in modo fastidiosamente petulante. Detto ciò, se il nostro fisco non si fa scrupoli, seguiamo il suo esempio e, se meritevoli, mettiamo i contanti direttamente nelle mani di camerieri e barman.
Alla fine lo Stato sembra sempre più diventare un “pappone”, ovvero il “protettore” degli italiani, che vanno sempre più ad assomigliare a delle prostitute. Lo Stato non fa niente, ma guadagna (e quanto) dai proventi del lavoro dei suoi concittadini. A questo punto viene da chiedersi: ma quanto viene tassato il denaro degli italiani? Perché spesso il fisco sembra diventare un ente vessatorio, non lo strumento con il quale i cittadini di uno Stato contribuiscono ai servizi di questo. Pensassero a combattere l’evasione fiscale (che con l’informatica è un gioco da ragazzi), invece a compensarla con le tasse. Ad aumentare le tasse son buoni tutti
Solita storia ridicola all’italica. Immagino che l’ingenuo signore abbia versato in banca le “mance” ricevute. Ma 80.000 e passa euro (in quanti anni ? se era uno solo … alla faccia della mancia) non sono pochi. Se dichiari di guadagnare la meta’ e depositi il doppio (anzi il triplo con l’accredito dello stipendio) non mi sembra strano che qualcuno poi faccia domande. Una volta partita l’inchiesta … la conclusione e’ scontata. Che poi il grande fratello fiscale riesca a tassare i corrieri che mi portano i pacchi cui regalo un euro “per il caffè” mi sembra improbabile. Certo che se il corriere depositasse ogni mese 2000 “caffe’ “…
Lo stato è sempre più meschino. Nessuno scrupolo a svuotare le tasche di chi lavora onestamente. Io tasserei le prostitute, che con le mance incassano centinaia di migliaia di euro, non i camerieri, che fanno un lavoro duro
Il problema è l’applicazione, più che il concetto in sè che in realtà non è per nulla delirante: è compenso per un lavoro svolto.
Delirio puro!