Chi scrive non è un moralista, né crede che quella del “tradimento” sia una categoria politica. Si può cambiare idea, e a volte sono le circostanze storiche a farcele cambiare. Ma tutto deve avvenire con gradualità, travagli intellettuali e morali, argomenti che non assomiglino a “residui” paretiani appiccicati lì a posteriori per giustificarsi. Anche per rispetto degli elettori che ti hanno votato.
Una cosa è evidente: senza un minimo di moralità pubblica, senza sanzione morale di amici e nemici, non si è affidabili e non si va da nessuna parte.
Corrado Ocone, 19 gennaio 2021