La Nike di Toronto ha diffuso una pubblicità a sostegno di una associazione locale che si batte per la partecipazione delle donne musulmane allo sport. Benissimo, direte voi. Insomma… C’è un dettaglio che ha suscitato enormi critiche. Accanto all’immagine delle ragazze velate, si legge la scritta: Non cambiare ciò che sei, cambia il mondo. Il messaggio è stato interpretato, innanzi tutto da altre donne musulmane, come un invito a tollerare e diffondere il velo islamico. Senza tenere conto che solo per alcune è una libera scelta. Per molte altre è una imposizione fatta rispettare con le buone o con le cattive.
Da tempo la Nike, come altre aziende, propone veli e calzamaglie e costumi da bagno conformi ai dettami della legge islamica. E fa bene: viene incontro alla domanda. Tuttavia la scritta già menzionata è ambigua. Sosteniamo dunque le atlete musulmane. E che gareggino abbigliate a loro piacimento, con o senza velo, se il regolamento lo consente. Ma cambiare il mondo per facilitare la diffusione di un accessorio che è (anche) simbolo di sottomissione non è una idea condivisibile.
Alessandro Gnocchi, 11 giugno 2019