Cultura, tv e spettacoli

Caccia al "putinista"

La Rai gli cancella il contratto. E spunta un’indiscrezione sull’Orsini-gate

Dopo le polemiche (del Pd), Rai3 cancella l’ospitata di Orsini a Cartabianca

Il professor Orsini non ha mai beccato un euro per andare in tv, come molti di quelli che vengono a Quarta Repubblica. Poi però è stato contattato da Rai 3, per la precisione da Bianca Berlinguer che conduce Cartabianca, e la cosa incredibile è che il Parlamento si è messo a litigare per il suo contratto. Di più: la Rai ha deciso di cancellare la sua partecipazione al programma. “La Direzione di Rai 3, d’intesa con l’Amministratore Delegato della Rai – si legge in un comunicato – ha ritenuto opportuno non dar seguito al contratto originato su iniziativa del programma ‘Cartabianca’ che prevedeva un compenso per la presenza del Professor Alessandro Orsini nella trasmissione”.

Io però posso raccontarvi un aneddoto stupendo. La Rai gli aveva offerto 2 mila euro a puntata per sei puntate, quindi 12 mila euro totali come dice “ilFoglio.it”. Senonché un’ora dopo aver avuto questa offerta – è un’indiscrezione che hanno fatto a me, ci metto i condizionali del caso ma è molto ben conosciuta nel mondo televisivo – quelli di Floris gli avrebbero detto: “Ti diamo 3.500 euro per venire da noi”. Il motivo? Perché fa ascolti, perché ha una posizione diversa degli altri e ha il coraggio di esternarla.

Ma il punto non è tanto il business che fa Orsini, ci sta anche: va in televisione a rompersi le balle tutta la sera a litigare e ad essere insultato. Non ci trovo nulla di scandaloso. Poi ci sono le trasmissioni che pagano e quelle che non pagano. Ma il punto, dicevo, è un altro: che qui il grande dibattito italiano ruota attorno al “difendiamo o non difendiamo la presenza di Orsini”, con la sinistra che dice “no, non ha diritto di essere pagato”, come se andasse in televisione col kalashnikov a dire che Putin è un eroe. Sia chiaro: non dice questo, ma è diventato comunque un filo putiniano agli occhi dei nostri media.

La cosa incredibile è che si pagano a Burioni 5mila euro da Fazio e nessuno dice una minchia, anche se il professore sostiene che il tampone nasale può far male al cervello. Perché Burioni sì e Orsini no? Perché il primo sta nel mainstream, mentre se Orsini si permette di alzare il ditino e dire una cosa diversa, che io parzialmente condivido, beh: allora scatta la censura.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 24 marzo 2022