Commenti all'articolo La replica di Brunetta: “Nessun regalo agli statali”
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58 Commenti
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Stefano
14 Marzo 2021, 11:38 11:38
Primo . se distruggiamo le imprese come sta avvenendo la pubblica amministrazione non serve più.
Secondo. risulta non chiaro alla stragrande maggioranza…anche dipendenti privati…che non si può pretendere un aumento di stipendio senza prima aver dimostrato il proprio valore…sento molti….”con questo stipendio non faccio un passo in più di cosi”…be ragazzo aspetta e spera allora. Quindi sperare che una monnezza come la pa funzioni meglio se si aumenta stipendi è come buttare soldi nel cesso.
Terzo. Sebbene sembra un ragionamento da 5° elementare…i politici non sanno che le attività private hanno mutui affitti da pagare per davvero e se non le fai lavorare le impoverisci sino a farle fallire. E di conseguenza sembra non capiscano che la pa vive solo grazie a quelle attività. I politici creano debito dunque loro non sanno che unimpresa fallisce davvero…..e non sanno nemmeno che quei debiti che fanno senza nemmeno dar peso alla cosa lo possono fare solo grazie alle nostre ricchezze in banca.
In tutta questignoranza conclamata significa porro come si può uscire? È ancora possibile?
Gaetano
12 Marzo 2021, 21:02 21:02
Non prendiamoci in giro. I processi di efficientamento delle aziende e quindi anche della PA passano attraverso la revisione dei processi e la loro automazione. Il risultato finale è una drastica riduzione del personale. Personale che , nella PA , non è licenziabile e quindi come è stato annunciato si avvierà uno scivolo di 5 anni. Il problema è che i sindacati non vogliono perdere le tessere e quindi hanno richiesto la sostituzione del turnover. Vuoi vedere che alla fine invece di pagare pochi ma buoni bene , pagheremo tutti , ma sembre troppo.
è
Guendalina
12 Marzo 2021, 17:52 17:52
Sarò pure una statale …. idealista, ma avrei visto bene la sospensione di questi aumenti per rimpolpare con gli stessi importi le troppo scarse risorse destinare ai ristori per le tante vittime economiche di questa tragedia.
Silver Fletcher
12 Marzo 2021, 17:42 17:42
Se si considera che gli Statali sono gli unici a non aver subito perdite del loro stipendio in questo frangente terribile, mentre c’è un sacco dli gente che ha perso tutto, allora si deve dire che Draghi con Brunetta hanno comesso un’infamia.
adl
12 Marzo 2021, 16:55 16:55
“Nessun regalo agli statali”………è solo un incentivo affinchè questa volta le elemosine arrivino entro il 2021, e prima che i bonus i cashback e le lottoscontrinerie assorbano i fondi a queste destinati.
Giorgio Mandozzi
12 Marzo 2021, 16:32 16:32
Come a tutti, a Brunetta piace vincere facile. Firma contratto con gli statali con consistente aumento, dopo che da un anno gli stessi hanno sempre goduto dello stipendio intero pur “lavorando” in modalità “remote working”. Vedremo quanto impiegheranno a riconoscere gli stessi benefici a tutti i i dipendenti privati e, soprattutto, a quelli che hanno perso e perderanno il lavoro. Senza dimenticare le partite IVA. La battuta “se funziona la PA funziona il Paese” la sentiamo da decenni ed ogni volta serve solo a giustificare aumenti di stipendio a fronte di una situazione della PA stagnante e rivoltante nei servizi ai cittadini.
Primo . se distruggiamo le imprese come sta avvenendo la pubblica amministrazione non serve più.
Secondo. risulta non chiaro alla stragrande maggioranza…anche dipendenti privati…che non si può pretendere un aumento di stipendio senza prima aver dimostrato il proprio valore…sento molti….”con questo stipendio non faccio un passo in più di cosi”…be ragazzo aspetta e spera allora. Quindi sperare che una monnezza come la pa funzioni meglio se si aumenta stipendi è come buttare soldi nel cesso.
Terzo. Sebbene sembra un ragionamento da 5° elementare…i politici non sanno che le attività private hanno mutui affitti da pagare per davvero e se non le fai lavorare le impoverisci sino a farle fallire. E di conseguenza sembra non capiscano che la pa vive solo grazie a quelle attività. I politici creano debito dunque loro non sanno che unimpresa fallisce davvero…..e non sanno nemmeno che quei debiti che fanno senza nemmeno dar peso alla cosa lo possono fare solo grazie alle nostre ricchezze in banca.
In tutta questignoranza conclamata significa porro come si può uscire? È ancora possibile?
Non prendiamoci in giro. I processi di efficientamento delle aziende e quindi anche della PA passano attraverso la revisione dei processi e la loro automazione. Il risultato finale è una drastica riduzione del personale. Personale che , nella PA , non è licenziabile e quindi come è stato annunciato si avvierà uno scivolo di 5 anni. Il problema è che i sindacati non vogliono perdere le tessere e quindi hanno richiesto la sostituzione del turnover. Vuoi vedere che alla fine invece di pagare pochi ma buoni bene , pagheremo tutti , ma sembre troppo.
è
Sarò pure una statale …. idealista, ma avrei visto bene la sospensione di questi aumenti per rimpolpare con gli stessi importi le troppo scarse risorse destinare ai ristori per le tante vittime economiche di questa tragedia.
Se si considera che gli Statali sono gli unici a non aver subito perdite del loro stipendio in questo frangente terribile, mentre c’è un sacco dli gente che ha perso tutto, allora si deve dire che Draghi con Brunetta hanno comesso un’infamia.
“Nessun regalo agli statali”………è solo un incentivo affinchè questa volta le elemosine arrivino entro il 2021, e prima che i bonus i cashback e le lottoscontrinerie assorbano i fondi a queste destinati.
Come a tutti, a Brunetta piace vincere facile. Firma contratto con gli statali con consistente aumento, dopo che da un anno gli stessi hanno sempre goduto dello stipendio intero pur “lavorando” in modalità “remote working”. Vedremo quanto impiegheranno a riconoscere gli stessi benefici a tutti i i dipendenti privati e, soprattutto, a quelli che hanno perso e perderanno il lavoro. Senza dimenticare le partite IVA. La battuta “se funziona la PA funziona il Paese” la sentiamo da decenni ed ogni volta serve solo a giustificare aumenti di stipendio a fronte di una situazione della PA stagnante e rivoltante nei servizi ai cittadini.