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“La ricerca anti-Salvini? Simbolo del degrado scolastico”

La vicenda è nota ai più, ma la riassumo: nelle scorse settimane, un’insegnante di italiano dell’istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo è stata sospesa dall’ufficio scolastico provinciale. Motivo? Non aver «vigilato» su una ricerca presentata da alcuni suoi allievi quattordicenni, in occasione della Giornata della Memoria, nella quale il decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini viene equiparato alle leggi razziali del 1938.

La decisione – come del resto succede per ogni cosa nel nostro Paese, compreso l’anniversario della strage di Capaci – ha diviso l’opinione pubblica tra “colpevolisti” e “innocentisti”. Tra i primi, nel dibattito svoltosi a Quarta Repubblica, c’è sicuramente il professor Stefano Zecchi, protagonista nella puntata del 20 maggio di un battibecco con il regista Gaetano Di Vaio.

La ricerca degli studenti

 

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