Governo

La riforma fiscale che serve a vincere la guerra - Seconda parte

Per essere chiari, la principale nobiltà la politica la esercita quando tratta di tasse, ma alle sciocche parole di Padoa Schioppa “le tasse sono una cosa bellissima…”, vorrei rispondere con quelle di Ciccio Torrenuova in Baaria “la politica è bella…”. Perché l’unica cosa bella delle tasse è determinare cosa ne viene fatto e la politica ha questo compito sopra ogni altro. Non abbiamo bisogno di guide morali ma di solidi amministratori capaci di farci capire cosa faranno dei nostri denari e di farlo nell’interesse di ciascuno.

Ascoltare il presidente Zelensky alla Camera è retorica, mentre discutere in Commissione Finanze (bravo il presidente Marattin) della riforma fiscale e del catasto è politica. Al coraggioso presidente Zelensky sarei felice di garantire robusti aiuti militari pagati dalle nostre tasse, sostegno alla sua richiesta di entrare nell’Unione Europea ricevendo aiuti pagati con le tasse di tutti gli Europei e 15 minuti a reti unificate in prima serata, pagati equamente da tasse e pubblicità, dove poter spiegare ai nostri concittadini scettici e arrendisti, cosa significhi essere trascinati in una guerra, vedere morire i propri cari e vedere trascinati i propri figli in un incubo che segnerà tutta la loro vita.

Pertanto viva la politica e viva una attenta riforma fiscale e del catasto, perché le guerre si fanno con le armi ma si vincono con le tasse.

Antonio De Filippi, 16 marzo 2022

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