Matteo Renzi è stato presidente del consiglio. E dunque ha conosciuto Vladimir Putin. Non solo: l’ha conosciuto proprio negli anni di Euromaidan, dell’annessione della Crimea, dei falliti accordi di Minsk 1 e Minsk 2. La sua memoria lo riporta al periodo in cui lo Zar e l’allora presidente ucraino Poroshenko dialogavano sul futuro del Donbass e della Crimea.
“In uno degli incontro, uno dei quali anche a Milano – ricorda Renzi – noi proponemmo una soluzione: il modello Alto Atesino”. Fin qui, nulla di sconvolgente. La parte interessante arriva dopo, ovvero quando il leader di Italia Viva spiega che allora a non volere quel modello per il Donbass (autonomia amministrativa e di lingua) fu Poroshenko. “Putin in quella fase, stiamo parlando di fine 2014 e si era già preso la Crimea, ma su quel punto di caduta poteva starci”. L’Ucraina no.
da Quarta Repubblica del 25 maggio 2022