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La Russa, quel singolo articolo che stravolge la frase di Meloni

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A margine del vertice Nato di Vilnius, la premier Meloni ha espresso la sua opinione sulla vicenda che vede coinvolto il figlio del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ebbene, dando una rapida scorsa ai titoli di molti giornali e giornaletti, in parecchi casi con un semplice cambio di articolo, usando il determinativo in luogo dell’indeterminativo, si è stravolto in senso peggiorativo quanto affermato dalla presidente del Consiglio.

Questi i punti salienti della sua dichiarazione: “Comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda. Io tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi. Però anche qui poi bisogna andare nel merito, capire cosa esattamente sia accaduto, e qui mi auguro che la politica possa restarne fuori.”

Ora, al di là della strizzatina d’occhio al cosiddetto politically correct (che da opinionista mi è consentito evitare), pagando un dazio quasi obbligato ad un certo femminismo di maniera da parte del capo di un governo, in linea di principio la Meloni ha sostenuto un punto di vista assolutamente ragionevole, soprattutto quando chiede alla politica di non strumentalizzare una vicenda ancora tutta da chiarire.

Invece, come sottolineato all’inizio, in molti casi la generica solidarietà per una donna y che denuncia è diventata solidarietà ad hoc nei confronti della ragazza che ha accusato Leonardo La Russa. Magnifico in questo senso il titolo di un pezzo di Sky TG24. “La Russa jr, Meloni: ‘Solidarizzo con la ragazza che denuncia, io non sarei intervenuta’. Idem con patate La Repubblica. “Meloni prende le distanze da La Russa: ‘Non sarei intervenuta, solidarizzo con la ragazza’. Stessa solfa sul Corriere della Sera. “Meloni sul caso La Russa: ‘Comprendo la sofferenza di Ignazio La Russa ma non sarei intervenuta. Sono solidale con la ragazza che denuncia’.

Come si può capire, tra l’essere solidali in senso generico con una donna che denuncia presunte violenze e l’esserlo con la donna in questione ci passa veramente un mare. Un mare di informazione distorsiva che, in questo caso, si è realizzata con l’uso disinvolto dell’articolo determinativo “la”. Tant’è che altrove, ad esempio sul sito del Sole 24 Ore, troviamo titoli decisamente più corretti. “Meloni sul caso La Russa: solidarizzo con una ragazza che denuncia”.

D’altro canto, con una stampa di opposizione sempre più a corto di argomenti, tutto fa brodo per portare acqua al mulino della propaganda, anche quello di utilizzare a mo’ di manganello un banalissimo articolo determinativo.

Claudio Romiti, 13 luglio 2023