La Russia svela: “Vi diciamo quando useremmo l’atomica”

La minaccia del Cremlino: “Abbiamo un concetto di sicurezza interna”. Quando può usarla?

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Sì, la Russia potrebbe usare la bomba atomica. O meglio, le sue “capacità nucleari” nel caso in cui percepisse una “minaccia esistenziale” nei suoi confronti. Lo ha spiegato ieri il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in un’intervista alla Cnn. Il discorso è chiaro, anche se scontato: “Abbiamo un concetto di sicurezza interna ed è pubblico – ha spiegato il portavoce di Putin – Potete leggere tutte le ragioni per l’uso delle armi nucleari. Per cui solo se c’è una minaccia esistenziale, una minaccia per il nostro Paese, allora può essere utilizzata in accordo con il nostro concetto”.

Il protocollo atomico di Putin

Cosa significa, in concreto? Come vi avevamo spiegato, mostrandovi nel dettaglio il “protocollo nucleare” di Mosca, una guerra atomica è “possibile” ma per il momento non “probabile”. Se Putin premesse il pulsante rosso, la reazione della Nato (o meglio degli Usa) non si farebbe attendere, scatenando l’inferno sulle città russe al pari di quelle americane. La dottrina nucleare della Russia è rimasta sostanzialmente la stessa dei tempi dell’Urss: sparare solo il “secondo colpo” o al massimo in simultanea. L’uso di armi nucleari strategiche, ovvero quelle a lungo raggio, è previsto solo in caso di attacco statunitense contro la Federazione russa. Quello che preoccupa è che, rispetto al passato, oggi Putin prevede di azionare la Bomba anche contro armi convenzionali e non solo in caso di attacco atomico: in linea di base non cambia molto, visto che comunque – in teoria – servirebbe che gli Usa (o la Nato) mettessero nel mirino i centri di comando russi o la capitale. Insomma, servirebbe quella che Peskov chiama una “minaccia esistenziale”.

Il mistero delle armi nucleari tattiche

Ciò su cui ancora aleggia un po’ di mistero è invece la presenza sul territorio russo di armi nucleari tattiche, ovvero quelle che si possono portare sul campo di battaglia. Ad oggi non ci sono informazioni su quando e come Putin potrebbe autorizzare l’uso di questi armamenti contro un esercito nemico, o magari contro obiettivi militari in Ucraina. In teoria potrebbero essere usate solo come rappresaglia o in risposta ad una situazione disperata sul campo, tipo difficoltà a concludere un conflitto o in caso di rischi di invasione del suolo russo.

Secondo l’ambasciatore ucraino in Italia quella del Cremlino sarebbe invece una “minaccia credibile”. “Non possiamo escludere niente – ha detto Yaroslav Melnyk – Questo passo sarebbe tragico, non solo per Ucraina, ma per tutto il mondo e per la Russia stessa”. Anche il Pentagono ieri si è allarmato per le parole di Peskov. “Questo non è il modo in cui dovrebbe comportarsi una potenza nucleare responsabile”, ha detto il portavoce, John Kirby. Certo, per ora “non è stato osservato alcun elemento che porti a ritenere che gli Stati Uniti debbano cambiare la loro dottrina di deterrenza”. Però mai dire mai. In fondo Putin ha già ordinato un innalzamento dell’allerta nucleare in Russia. E non è la prima volta che Mosca evoca il nucleare, che sarebbe una tragedia per tutto il mondo. Come ha detto anche Biden, se dovesse scoppiare la Terza Guerra Mondiale, non ci sarebbero dubbi: si tratterebbe di un conflitto atomico.

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