Strappi e polemiche dietro le dimissioni
Le attuali indiscrezioni sulle dimissioni di Bergoglio nascono anche dal disagio crescente nell’assistere ad un Pontificato tanto divisivo con Conferenze Episcopali critiche su diverse scelte teologiche e liturgiche. Per non parlare del filo sempre più sottile che lega ormai il Sommo Pontefice con il suo attento Segretario di Stato Piero Parolin per i continui strappi soprattutto con il mondo musulmano. Nelle ultime ore, poi, i numerosissimi messaggi di solidarietà, a partire da quello del cardinale della Guinea Robert Sarah, uno dei “papabili”, per la salute del Cardinal Raymond Burke, riferimento dei conservatori e grande amico di Ratzinger, ripresosi miracolosamente dal Covid, sono stati per Bergoglio un chiaro segnale dal Cielo. Del resto, è stato lui per primo a confessare al giornalista argentino, Nelson Castro, “di pensare alla sua morte come Papa in carica oppure emerito”. Un segno dei tempi anche per la Chiesa: non serve più la morte di un Papa per farne un altro.
Luigi Bisignani, Libero 25 agosto 2021