Commenti all'articolo La sceneggiata di Katia Tarasconi

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Giacomo
Giacomo
27 Gennaio 2020, 23:39 23:39

E bravo Capezzone, come al solito, non azzecca in analisi politica manco per caso. Infatti sei passato da tutti, e rimosso da tutti. Le regionali in Emilia Romagna ti siano di lezione politica.

Fausto
Fausto
21 Novembre 2018, 17:12 17:12

Chissà, forse potrebbe anche essere che ha detto cose condivise da molti dentro e fuori al partito. E che qualche giornalista un po’ più attento se ne sia accorto e abbia dato risalto al suo discorso. Se la scena e il discorso sono simili a quello della Serracchiani, può voler dire che c’è ancora tanto da lavorare in quella direzione. Chissà che a forza di ripeterlo non riescano a farcela. Già il fatto che, oltre ai soliti, ogni tanto salti fuori qualche “testa” nuova e giovane e abbia la possibilità di dire la sua non mi pare una brutta cosa. Fosse così pure negli altri partiti, la politica sarebbe più interessante.

Katia Tarasconi
Katia Tarasconi
20 Novembre 2018, 12:42 12:42

Mi rallegra il fatto di aver risvegliato una grande firma del giornalismo italiano ;)
Magari un giorno ci conosceremo.
Katia

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
19 Novembre 2018, 18:27 18:27

Il partito é organizzato come l’ordine dei gesuiti che avevano una vera scuola a Napoli . alcuni secoli fa, non so se se esiste ancora, per insegnare ai futuri missionari come parlare e come esaltare la gente. Tu pioi riconoscere un compagno, perchá lo sono anche se mascherati, dal loro fraseggiare dal loro tono, sono tutti degli attori, dei cattivi attori.

wisteria
wisteria
19 Novembre 2018, 16:38 16:38

Appaiono sempre spettinte le prime volte. Poi nel backstage dei talk tv vengono ottimizzate. Il resto non cambia.

Valter
Valter
19 Novembre 2018, 15:20 15:20

È un “format” già visto e ormai obsoleto. Mi ricorda le assemblee sessantottine quando, per dare una pennellata di novità e folclore ad una stantia liturgia officiata sempre dagli stessi onanisti intellettuali, puntuale come una cambiale arrivava l’intervento del “compagno operaio”. Peraltro quelli del PD gli operai non saprebbero neppure dove andare a cercarli e posto che li trovassero verrebbero da questi sonoramente spernacchiati: ormai votano tutti per la Lega.

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