Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato alcune delle notizie più discusse dei giorni scorsi. Iniziamo con la prima “cartolina” del conduttore, che riguarda Ignazio La Russa. “Il figlio di Ignazio La Russa è stato accusato di violenza sessuale e se ne occuperanno i giudici. Ma perché il presidente del Senato si mette a parlare difendendo il figlio dicendo che la donna ha assunto cocaina? Qual è il collegamento tra la cocaina e lo stupro? Nessun collegamento. Quindi, errore da matita blu per La Russa. La questione è molto semplice: anche se tuo figlio è implicato in una storia grave, tu non devi parlare. Consiglio anche di comunicazione molto semplice”, ha esordito Cruciani.
Successivamente, il conduttore di Radio24 ha commentato le polemiche su Vittorio Sgarbi e la questione dell’inclusività nel linguaggio. “Sgarbi è stato bastonato nei giorni scorsi perché vittima di parole italiane, ormai entrate nel gergo comune. Alcuni le chiamano volgarità, altri maleducazione. Mentre veniva esaltato un ragazzo che, durante il tema di italiano alla maturità, ha stuprato la lingua italiana mettendo la schwa, le lettere invertite per l’inclusività. Io vado al manicomio per queste cose qui. Uno esaltato, l’altro bastonato per aver utilizzato parole italiane, ormai entrare nella Treccani. Questo è il punto.”
Per approfondire
- Maxxi, Sangiuliano: “Mi ripugna”. La risposta del critico d’arte
- Il Maxxi, il pene e le donne: Vittorio distrugge il “peloso moralismo”
- La lecture di Vittorio Sgarbi – La Ripartenza
- Salvate il soldato Sgarbi
Infine, Cruciani ha ripreso le parole di Francesco Guccini sul limite di velocità a 30 km/h a Bologna. “Cesco Guccini, cantautore molto famoso, non è né un pilota di Formula 1 né un uomo di destra. Persino Guccini dice che andare a 30 all’ora a Bologna è una follia. Ha fatto una prova con la moglie ed è impossibile. Persino lui è contro le vostre cazzate!”, ha concluso Cruciani.