Come dire tutto cambia nulla cambia. Per immaginare il futuro bisogna sempre dare una Occhiata al passato. L’uomo è sempre uguale e infondo le sue azioni, personali e sociali, si ripetono continuamente.
claudio
12 Gennaio 2021, 14:37 14:37
La salute come obbligo.
Veronica Olivati
12 Gennaio 2021, 12:44 12:44
Grazie Nicola molto interessante. Effettivamente stiamo vivendo come in una di quelle società descritte così bene da Orwell (1984) e Zamyatin (Noi). Ma il ns senso di libertà dovrà prevalere, devo crederci, sennò impazzisco. Grazie ti ascolto tutti i giorni, ormai per me la TV non esiste più.
Valter Valter
12 Gennaio 2021, 12:44 12:44
Contro la Metafisica della SALUTE, fondamento di ogni dittatura sanitaria Esiste un problema di cultura sanitaria che ha la sua origine remota nel dogma secondo il quale la tecnica deve non solo liberare l’essere umano dalla fatica ma deve anche donargli la felicità. Questo dogma è figlio di una cattiva filosofia che presume di negare ogni precarietà ed imperfezione insiti nella condizione umana, da cui la definizione onusiana di “SALUTE” come stato di “completo benessere fisico e psichico” che molto ricorda l’utopia dell’affrancamento dallo stato di bisogno e prefigura qualcosa di molto simile alla felicità. E’ evidente che, se questa definizione ha come unico limite la soggettività, la “SALUTE” così definita non tollererá invece limite alcuno per realizzarsi, compresa la totale compressione della libertà individuale. La “SALUTE” è concetto puramente ideologico, illusoria e irraggiungibile, e perseverare nell’errore di promuovere l’ “Ideologia della SALUTE” ha come principale conseguenza l’insoddisfazione per la propria condizione che rimane quella umana e pertanto gravata da imperfezione e precarietà. Non occorre definire la salute per riconoscere la malattia che si manifesta con l’assoluta evidenza del suo carico di autentica sofferenza (pathos, da cui pato-logico) ben distinguibile dalla lamentosità recriminante di chi è vittima della propria insoddisfazione esistenziale. Confondere questa con il mancato raggiungimento di un utopico “stato di SALUTE” trasforma in problema socio-sanitario un problema culturale… Leggi il resto »
giùalnord
12 Gennaio 2021, 10:17 10:17
Quella applicata dal Pd ai cittadini,coattamente, è alchimia ad ca.t.z.u.m,chiamarla scienza sarebbe una eresia.
Mariano Marini
12 Gennaio 2021, 10:04 10:04
Il problema è che la scienza si applica ai sassi non alle persone.
Se vogliamo una società governata dalla scienza significa che vogliamo una società di sassi. In altre parole. Con la scienza si governano i robot non gli uomini.
Come dire tutto cambia nulla cambia. Per immaginare il futuro bisogna sempre dare una Occhiata al passato. L’uomo è sempre uguale e infondo le sue azioni, personali e sociali, si ripetono continuamente.
La salute come obbligo.
Grazie Nicola molto interessante. Effettivamente stiamo vivendo come in una di quelle società descritte così bene da Orwell (1984) e Zamyatin (Noi). Ma il ns senso di libertà dovrà prevalere, devo crederci, sennò impazzisco. Grazie ti ascolto tutti i giorni, ormai per me la TV non esiste più.
Contro la Metafisica della SALUTE, fondamento di ogni dittatura sanitaria Esiste un problema di cultura sanitaria che ha la sua origine remota nel dogma secondo il quale la tecnica deve non solo liberare l’essere umano dalla fatica ma deve anche donargli la felicità. Questo dogma è figlio di una cattiva filosofia che presume di negare ogni precarietà ed imperfezione insiti nella condizione umana, da cui la definizione onusiana di “SALUTE” come stato di “completo benessere fisico e psichico” che molto ricorda l’utopia dell’affrancamento dallo stato di bisogno e prefigura qualcosa di molto simile alla felicità. E’ evidente che, se questa definizione ha come unico limite la soggettività, la “SALUTE” così definita non tollererá invece limite alcuno per realizzarsi, compresa la totale compressione della libertà individuale. La “SALUTE” è concetto puramente ideologico, illusoria e irraggiungibile, e perseverare nell’errore di promuovere l’ “Ideologia della SALUTE” ha come principale conseguenza l’insoddisfazione per la propria condizione che rimane quella umana e pertanto gravata da imperfezione e precarietà. Non occorre definire la salute per riconoscere la malattia che si manifesta con l’assoluta evidenza del suo carico di autentica sofferenza (pathos, da cui pato-logico) ben distinguibile dalla lamentosità recriminante di chi è vittima della propria insoddisfazione esistenziale. Confondere questa con il mancato raggiungimento di un utopico “stato di SALUTE” trasforma in problema socio-sanitario un problema culturale… Leggi il resto »
Quella applicata dal Pd ai cittadini,coattamente, è alchimia ad ca.t.z.u.m,chiamarla scienza sarebbe una eresia.
Il problema è che la scienza si applica ai sassi non alle persone.
Se vogliamo una società governata dalla scienza significa che vogliamo una società di sassi. In altre parole. Con la scienza si governano i robot non gli uomini.