Scuola

La scuola e l’agnello ucciso: pronti i provvedimenti

A Fabriano alcuni studenti maltrattano e fanno morire un agnellino. Chiesta una “memoria difensiva”. Poi via al procedimento disciplinare

agnellino lavagna scuola

A seguito della notizia da noi pubblicata sulla crudele e ingiustificata uccisione di un agnello da parte di un gruppo di studenti dell’istituto tecnico-agrario di Fabriano, avvenuta nell’azienda agraria di proprietà dello stesso istituto, la scuola, nella persona del Dirigente Scolastico, ci fa pervenire le seguenti precisazioni che qui riportiamo.

Due giorni dopo l’accaduto è stata sporta regolare denuncia alla polizia giudiziaria per due fattispecie di reato, ovvero “Maltrattamento di animali” art.544 ter e “Uccisione di animali” art.544 del Codice Penale. Le immagini riprese dalle telecamere della stalla in cui alcune scene della cruenta bravata sono visibili vengono dunque acquisite come materiale probatorio e quindi sottoposte al segreto istruttorio.

L’istituto, come riferisce il Preside, ha subito provveduto ad avviare un procedimento disciplinare a carico dei ragazzi coinvolti, sancito da una riunione dei consigli delle classi a cui appartengono gli studenti in questione, alla presenza dei rappresentanti di classe dei genitori e degli studenti.

Rettifichiamo che in questa riunione è stato chiesto ai ragazzi di produrre una, citiamo testualmente, “memoria difensiva” necessaria a definire le rispettive responsabilità, e non un tema come erroneamente riportato nel precedente articolo.

Leggi la lettera con le precisazioni a firma del dirigente scolastico Emilio Procaccini

Tale memoria è stata richiesta proprio perché le spiegazioni fornite dagli studenti riguardo la dinamica degli avvenimenti non documentati dalle telecamere, quelli cioè accaduti all’esterno della stalla ma comunque causa della morte dell’agnello, sono apparse poco chiare ed insufficienti a fornire una chiara motivazione dei fatti. Tranne che per uno studente, ci riferisce sempre il Dirigente scolastico, nessun documento è stato fatto pervenire alla scuola a tutt’oggi.

La scuola adotterà a carico degli interessati i provvedimenti disciplinari che riterrà opportuni in una nuova riunione dei consigli di classe, sempre con la presenza degli studenti ritenuti responsabili e dei loro genitori, fissata per il prossimo 1 luglio.

L’istituto sta agendo, ci fa sapere il Dirigente scolastico, “da subito disciplinarmente sulla base della sua funzione educativa e della gravità di quanto accaduto”.

Lieti di apprendere come la scuola in questione abbia avviato tutti i procedimenti necessari a chiarire le responsabilità su questa triste vicenda, siamo certi che anche i provvedimenti disciplinari saranno adeguati alla gravità di un gesto che, come lo stesso Preside conferma, ci lascia con un profondo senso di amarezza.

Francesco Teodori, 25 giugno 2024

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