È questo il motivo che dovrebbe spingere chi lavora a investire nella cultura e nella libertà della scuola dal monopolio statale. Perché la libertà si difende anche e soprattutto con la cultura dimostrando che il lavoro è il fondamento della democrazia liberale mentre i nemici della democrazia rappresentativa (e ce ne sono molti) predicano l’idea illusoria della liberazione dal lavoro ed elogiano un mondo senza lavoro in cui lo Stato provvede a tutto e a tutti mentre nei fiumi scorrono il latte e il miele e la gazzella va a spasso con il leone.
Giancristiano Desiderio, 19 novembre 2019