Commenti all'articolo La sinistra è ossessionata dal Duce (e lo usa per arricchirsi)
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17 Commenti
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la-gazza
14 Settembre 2022, 17:16 17:16
Ma, per l’appunto, dopo che l’organo ufficiale di sx Repubblica ha esaltato i (VERI) nazisti di Azov che esibivano svastiche e proclami nazi, descrivendoli come filosofi che leggono Kant, ogni commento è superfluo ma soprattutto ogni credibilità sotto le suole
Nedo Micci
14 Settembre 2022, 14:01 14:01
Diciamo questo:la sinistra e’ ossessionata dal Duce e Sallusti e’ ossessionato dalla sinistra.
A parte il Rizzo che stappo’ lo spumante per la morte di Gorbaciov trattasi(PRECISIAMO)tecnicamente non di sinistra comunista bensi’ SOCIALDEMOCRATICA alla Saragat.
Qui per fortuna di stelle rosse sul colbacco non se ne vedono.
La riprova?Vediamo chi ha il coraggio di definire uno come Letta kommunista;se non altro perche’ proveniente da area cattolica,come da TANTO zio.
Per Sallusti ESISTE assurdamente una sinistra INESISTENTE ad uso e consumo del suo padrone,oggi come ieri.
Sempre il grottesco leit motiv sinistra/Kommunismo.
Iena.
14 Settembre 2022, 13:43 13:43
E’ un vero kiodo fisso!
giorgiop
14 Settembre 2022, 13:24 13:24
Ho letto i due di Scurati e mi leggerò il terzo; M non ne esce del tutto male, alla fine.
Ho letto Cazzullo in opere che esulano dalla politica odierna: quelle su Dante , “Peccati Immortali”, “Le Italiane”, “Testamento di un anticomunista”; non leggerò quest’ultimo su M perchè scritto su commissione e non frutto della sua personale prosa.
Non condivido, anzi contesto, le definizioni datre da altri lettori dell’autore; è un ottimo scrittore e, come tanti, se deve compiacere il datore di lavoro, lo fa.
E, sopratutto, ha ragione Sallusti quando dice che M è il core businees odierno per tutti; Mondadori docet.
Il resto sono fantasmi (neri).
Pico
14 Settembre 2022, 12:33 12:33
Aldo Cazzullo: già il cognome ai tempi del mio liceo avrebbe scatenato ilarità e rime baciate. Cazzullo è il prototipo non del giornalista, non dello scrittore, ma di coulissi che si alza una mattina e decide di essere portatore di un verbo incondizionato e adattabile a tutto. Scrive delle donne? scrive su Duce? a quando un bel libretto sulla cucina molisana, oppure armena? Certo che competere con un De Felice, ci vuole non solo coraggio, ma una bella faccia di…..(lascio libero lo spazio per decenza).
Andrea
14 Settembre 2022, 12:07 12:07
Cazzullo, nomen omen, giornalistucolo che segue il vento per arricchirsi con un libro che di storico ha ben poco mentre ricalca i più triti luoghi comuni avulsi dai dati storici per inquadrare gli eventi del periodo. Mussolini, socialista della prima ora, con una grande preparazione sul campo, ha vissuto il biennio rosso del 1920-21 con i comunisti finanziati dall’URSS per annullare la democrazia in favore del comunismo!!! E grazie alla sua grande capacità strategica si è opposto con altrettanto uso della forza fisica per contrastare il pericolo rosso. La storia è complessa e non si può osservare asetticamente con i criteri odierni!!!
Ma, per l’appunto, dopo che l’organo ufficiale di sx Repubblica ha esaltato i (VERI) nazisti di Azov che esibivano svastiche e proclami nazi, descrivendoli come filosofi che leggono Kant, ogni commento è superfluo ma soprattutto ogni credibilità sotto le suole
Diciamo questo:la sinistra e’ ossessionata dal Duce e Sallusti e’ ossessionato dalla sinistra.
A parte il Rizzo che stappo’ lo spumante per la morte di Gorbaciov trattasi(PRECISIAMO)tecnicamente non di sinistra comunista bensi’ SOCIALDEMOCRATICA alla Saragat.
Qui per fortuna di stelle rosse sul colbacco non se ne vedono.
La riprova?Vediamo chi ha il coraggio di definire uno come Letta kommunista;se non altro perche’ proveniente da area cattolica,come da TANTO zio.
Per Sallusti ESISTE assurdamente una sinistra INESISTENTE ad uso e consumo del suo padrone,oggi come ieri.
Sempre il grottesco leit motiv sinistra/Kommunismo.
E’ un vero kiodo fisso!
Ho letto i due di Scurati e mi leggerò il terzo; M non ne esce del tutto male, alla fine.
Ho letto Cazzullo in opere che esulano dalla politica odierna: quelle su Dante , “Peccati Immortali”, “Le Italiane”, “Testamento di un anticomunista”; non leggerò quest’ultimo su M perchè scritto su commissione e non frutto della sua personale prosa.
Non condivido, anzi contesto, le definizioni datre da altri lettori dell’autore; è un ottimo scrittore e, come tanti, se deve compiacere il datore di lavoro, lo fa.
E, sopratutto, ha ragione Sallusti quando dice che M è il core businees odierno per tutti; Mondadori docet.
Il resto sono fantasmi (neri).
Aldo Cazzullo: già il cognome ai tempi del mio liceo avrebbe scatenato ilarità e rime baciate. Cazzullo è il prototipo non del giornalista, non dello scrittore, ma di coulissi che si alza una mattina e decide di essere portatore di un verbo incondizionato e adattabile a tutto. Scrive delle donne? scrive su Duce? a quando un bel libretto sulla cucina molisana, oppure armena? Certo che competere con un De Felice, ci vuole non solo coraggio, ma una bella faccia di…..(lascio libero lo spazio per decenza).
Cazzullo, nomen omen, giornalistucolo che segue il vento per arricchirsi con un libro che di storico ha ben poco mentre ricalca i più triti luoghi comuni avulsi dai dati storici per inquadrare gli eventi del periodo. Mussolini, socialista della prima ora, con una grande preparazione sul campo, ha vissuto il biennio rosso del 1920-21 con i comunisti finanziati dall’URSS per annullare la democrazia in favore del comunismo!!! E grazie alla sua grande capacità strategica si è opposto con altrettanto uso della forza fisica per contrastare il pericolo rosso. La storia è complessa e non si può osservare asetticamente con i criteri odierni!!!